martedì 10 gennaio 2012

San Donato - Monticello addio, arrivano le case

Cascina Monticello si prepara a trasformarsi in un nuovo complesso abitativo per circa 600 residenti. Il semaforo verde che ha acceso recentemente il Parco Sud torna a portare l’attenzione sul Piano di recupero già adottato in consiglio comunale, che per diventare operativo dovrà in ogni caso ripassare dall’aula consiliare per l’approvazione definitiva.

Entrando nel merito dei carteggi con cui è iniziato il viaggio burocratico, emerge che buona parte del complesso (pari a 51mila 370 metri cubi) sorgerà ex novo dalla demolizione dell’esistente, a cui si sommerà una ristrutturazione pari a 8mila metri cubi. L’urbanizzazione della parte di San Donato che per lungo tempo ha ospitato una cordata di attività artigianali, la maggior parte in situazioni precarie, correrà parallela con una serie di interventi che realizzerà l’operatore a scomputo degli oneri di urbanizzazione, attraverso i quali verrà dotato il comparto di alcuni servizi a disposizione dei futuri residenti. A partire dalla rete di sottoservizi (teleriscaldamento o geotermia, allacciamento al collettore fognario e altri) e dalla nuova viabilità, con raccordi che collegheranno i nuovi palazzi alle principali assi viarie. Sono inoltre previste aree verdi, nonché parcheggi, ma si parla anche di una nuova pista ciclabile che si collegherà con il corridoio protetto, i cui cantieri dovrebbero partire a breve, che raggiungerà il comune di San Giuliano. Anche la bonifica del lotto che ha alle spalle un trascorso fatto di officine e botteghe spetterà al privato che investirà nell’espansione urbana di questo tratto di hinterland. L’operazione edificatoria dovrebbe concludersi entro dieci anni. Stando alla documentazione, il nuovo complesso sorgerà in più tranche in base ad una staffetta fatta di richieste per il rilascio dei permessi edilizi, seguite dai cantieri, che prevede: il 30 per cento della volumetria nel primo triennio, il 40 per cento nel secondo triennio e il 30 per cento nell’ultimo quadriennio. Gli aspetti principali di questo nuovo tassello urbanistico che guarda ad una parte di città collocata ai margini del Parco agricolo Sudmilano sono già passati sotto la lente di ingrandimento della politica, che tornerà a discuterne. L’iter è partito nei mesi scorsi e doveva correre parallelo a quello più che complesso di Cascina Ronco, nella frazione di Poasco, che va a toccare un patrimonio difeso a spada tratta dai partiti di opposizione, ma anche da associazioni e da cittadini. Mentre nel caso di Cascina Monticello l’attenzione cade su una parte di città dove l’attività agricola tempi addietro ha ceduto il passo a quella artigianale.Fonte: Il Cittadino
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