venerdì 27 gennaio 2012

San Donato - Pista abusiva al parco, non è cambiato nulla

La pista abusiva per mountain bike e moto da cross, nonostante l’ordinanza di smantellamento che risale alle prime settimane di dicembre, per il momento non è ancora stata smantellata. La segnalazione che niente è cambiato arriva dai cittadini, alcuni dei quali oltre un mese fa avevano lanciato l’allarme, notando che la foresta urbana per passeggiate nella natura si era trasformata in un percorso ad ostacoli per perizie a bordo di rombanti moto o sui sellini di biciclette per sterrati.
Fatto sta che nel bosco resta il sentiero alternativo fatto di cunette alternate a dossi, nonché parti in cui si notano copertoni e assi di legno, piuttosto che altri materiali di risulta collocati nella zona al fine di formare un circuito per peripezie non autorizzato. L’esecutivo aveva spiegato di essere intervenuto tempestivamente soprattutto per un fatto di responsabilità, trattandosi di un luogo pubblico, ma anche per l’esigenza di riportare un clima di ordine in una parte di territorio dove non è previsto certo un tragitto per appassionati di motocross. Probabilmente a seguito di alcuni ritardi della macchina comunale, per il momento la situazione è identica a quella di due mesi fa, quando si erano levate le prime lamentele da parte dei frequentatori dell’area, i quali avevano notato al volo una serie di cambiamenti. Resta aperto anche l’interrogativo sull’artefice dell’opera, che probabilmente agendo in orari in cui il “Tre Palle” è deserto è riuscito a modificare l’assetto del terreno per adeguarlo ad un utilizzo alternativo. Non è la prima volta che San Donato diventa teatro di divertimenti non autorizzati di questo tenore. In passato infatti le moto da cross si davano appuntamento in prossimità delle sponde del Lambro, vicino all’area Levadina, attualmente protetta a spada tratta dalle associazioni ambientaliste, dove nel frattempo sono stati effettuati una serie interventi per tutelare l’habitat di interesse naturalistico. A distanza di anni l’attenzione si sposta tra gli alberi della fascia verde che separa viale De Gasperi dalla Paullese.Fonte: Il Cittadino
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