martedì 14 febbraio 2012

Codogno - Per il parco di villa Polenghi in vista l’operazione pulizia

Ammonimento recepito. E se sarà solo il tempo (quello dei prossimi mesi, peraltro) a dire se la situazione si sarà davvero raddrizzata, è comunque già un fattore positivo che il “cartellino giallo” emesso dal municipio per lo scempio del parco di villa Polenghi sia stato accettato. La società “il Parco” (proprietaria del complesso Polenghi, villa più parco) e il privato proprietario della ex casa del custode della villa hanno infatti risposto all’avvio di procedimento inoltrato nelle scorse settimane dall’assessorato all’ecologia comunale.
L’antefatto è noto: le forti proteste scattate ancora una volta di fronte al degrado di quella parte di parco Polenghi affacciata su viale Trento, oggi interessata dal cantiere di ristrutturazione edilizia che sta trasformando proprio l’ex casa del custode in abitazione privata. A seguire ci fu lo scontro politico in consiglio comunale, quindi il sopralluogo di municipio e polizia locale nel parco, infine l’avvio del procedimento da parte del comune nei confronti delle proprietà private interessate. Preciso il monito rivolto a loro dal municipio: darsi da fare per riportare questa porzione di parco alla sua dignità originaria. La risposta della società “il Parco” e dei privati proprietari dell’ex casa del custode è arrivata in comune nei giorni scorsi. In essa, ecco l’ammissione della presenza nel parco di detriti e materiale vario, che i privati hanno però imputato non tanto al cantiere in corso sulla casa del custode, quanto agli interventi successivi alla schianto del cedro del Libano del parco avvenuto ad inizio 2009. Se questa affermazione risponda a verità è tutto da vedere, di certo già da diversi giorni l’area di cantiere all’interno del parco Polenghi sembra risultare più ordinata e pulita. Nella loro comunicazione, i privati si sono poi impegnati ad una serie di interventi di ripristino del verde di questa parte del giardino Polenghi, oggi ridotta ad un campo senza più erba ed essenze. Gli interventi saranno effettuati non appena le condizioni climatiche consentiranno di predisporre un piano di sistemazione del verde. Spetterà ora al comune il compito di monitorare che gli interventi promessi siano effettivamente eseguiti e che questo giardino tra i più amati dalla città possa ritrovare (almeno in parte) il suo aspetto originario.Fonte: Il Cittadino
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