mercoledì 1 febbraio 2012

San Donato - Bus delle Guidovie prigionieri delle auto in divieto di sosta

Non c’è pace per gli autisti di Autoguidovie “imprigionati” al terminal della metropolitana. Troppe le auto che entrano abusivamente nell’area e che parcheggiano dove non è consentito, rendendo difficile il passaggio e pericolose le manovre dei pullman. E la situazione è peggiorata ancor di più ora, con l’introduzione dell’“ecopass” per l’ingresso nell’area C di Milano, riveduto e corretto dalla giunta di Giuliano Pisapia.
Comuni come Assago e Basiglio hanno depositato un ricorso al Tar contro il ticket anti-smog.E le società di trasporto, con Autoguidovie in prima linea, non hanno tardato a far sentire la loro voce. Proprio Autoguidovie, che gestisce i servizi di trasporto pubblico locale dell’area cremasca e del sud est milanese, otto linee con diecimila passeggeri al giorno presso il terminal MM3, ha chiesto l’intervento della Provincia di Milano, della polizia locale, informando con una lettera anche il Comune di Milano. «A seguito dell’attivazione dell’Area C in Milano - sostiene il responsabile della società di trasporti Corrado Bianchessi - si sono ulteriormente aggravati i fenomeni, già più volte segnalati, relativi alla sosta abusiva e selvaggia all’interno dell’area di interscambio riservata ai mezzi pubblici». Da tempo le vetture private, che non trovano posto nei parcheggi in corrispondenza della metropolitana, scelgono di piazzarsi in divieto di sosta lungo le banchine riservate alle fermate degli autobus per la salita/discesa passeggeri e nelle zone di ingresso al terminal rendendo difficoltoso l’accesso. «Ciò sta determinando negli orari di maggior frequentazione un grave problema di viabilità e regolarità per le linee di trasporto pubblico e un altrettanto grave problema di sicurezza e incidentalità determinata dalla forte congestione - continua Bianchessi -. Nell’interesse, che riteniamo comune, di incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico e garantire la sicurezza e la puntualità del servizio, chiediamo di provvedere, per quanto di competenza, con l’attuazione di interventi che possano ristabilire nel più breve tempo possibile le necessarie condizioni di sicurezza, viabilità e accoglienza dei passeggeri che raggiungono il terminal per l’ingresso e l’uscita dalla città di Milano». La società per la sicurezza ha fatto la sua parte provvedendo a inserire le telecamere sui bus e a installare nuove pensiline, restano quindi le incombenze degli altri enti. Nei prossimi mesi infatti il progetto del “Grande Fratello” diventerà realtà sulla Z420, che collega San Donato a Melegnano, toccando i principali comuni della via Emilia (alcune corse arrivano fino all’ospedale Predabissi). Obiettivo: aumentare la sicurezza su una tratta che più volte è stata teatro di atti vandalici ai danni dei mezzi, persino consumo di droga e di aggressioni a carico degli autisti.Fonte: Il Cittadino
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