venerdì 16 marzo 2012

Cemento Spa, anche al Nord allarme abusivismo e illegalità

Il rapporto di Legambiente sulle citicità che colpiscono l'Italia a danno dell'economia e dell'ambiente. Anche nel Settentrione

ROMA - Mafie, corruzione, illegalità: sono l'altra faccia dell'Italia, tre criticità che colpiscono tutta la Penisola, a danno anche dell'economia e dell'ambiente. Negli ultimi cinque anni anche il Nord Italia ha registrato dati allarmanti che indicano come questi fenomeni non siano una prerogativa solo del Sud. E i numeri parlano chiaro: dal 2006 al 2010 ci sono state 7.139 infrazioni, 9.476 persone denunciate, 1.198 sequestri, 9 arresti. Il dossier "Cemento Spa", messo a punto da Legambiente, è un viaggio tra le regioni del Nord fatto di dati e di storie per capire quanto l'illegalità sia radicata e quanto sia importante estirparla.  Un quadro, questo, che non conta lo scioglimento forzato o le dimissioni anticipate di consigli comunali per infiltrazioni mafiose, Piani di governo del territorio (Pgt) scritti e riscritti 'sotto dettatura', professionisti sorpresi con la mazzetta in mano, banconote da 200 e 500 euro, e ancora omicidi, sequestri, denunce. La regione con il più alto numero di reati è la Liguria con 1.797 infrazioni, pari al 25,2% di quelli accertati nelle regioni del Nord, con 2.641 persone denunciate e 337 sequestri. Al secondo posto c'è la Lombardia (1.606 infrazioni), seguita da Emilia Romagna (1.078), Piemonte (1.037), Veneto (903), Trentino Alto Adige (407), Friuli Venezia Giulia (278) e Valle D'Aosta (33). Tra le province del Nord la più colpita è Imperia (453 reati), segue Genova (401), Savona (398) e Sondrio (398). Nel complesso, ragionando per macro-aree, il maggior numero d'infrazioni si concentra dunque nell'Italia Nord occidentale, dove begli ultimi cinque anni sono stati registrati 4.473 illeciti rispetto ai 2.666 di quelli del Nord orientale. E' quanto emerge da 'Cemento Spa', il dossier di Legambiente presentato questa mattina a Genova e che offre un'inquietante panoramica macroregionale del malaffare che si annida nel ciclo del cemento.  A muovere la "Cemento spa", in tutte le sue articolazioni, da quelle criminali fino alla malapolitica, è un vorticoso giro d'affari. Quello legale e quello illecito, collegato alla corruzione e all'abusivismo edilizio. Buona parte dei 60 miliardi di euro 'fatturati' ogni anno nel nostro Paese dalla corruzione, secondo le stime della Corte dei Conti, è riconducibile al sistema degli appalti pubblici e alla 'valorizzazione' immobiliare del territorio. Il mattone illegale ha fatturato solo nel 2010, secondo i dati elaborati dalla nostra associazione, almeno 1,8 miliardi di euro. Il dossier di Legambiente, dunque, evidenzia nel Nord del Paese il maggior numero di infrazioni che si è consumato in particolare in Liguria, (1.797 infrazioni), con una incidenza di 33 reati ogni 100 chilometri quadrati (quella di Lombardia, per avere un dato di riferimento, è di 6,7). In questa regione, come provano le recenti indagini, le mafie sono diventate vere protagoniste della vita economica e politica. Non a caso, quindi, in Liguria sono stati sciolti due consigli comunali per infiltrazioni mafiose: quello di Bordighera (2011) e di Ventimiglia (2012), che si vanno ad aggiungere a quello di Bardonecchia del 1995. Invece per tre comuni piemontesi, Leinì, Rivarolo e Chivasso, il ministero dell'Interno ha disposto delle Commissioni di accesso agli atti per valutare i rischi di compromissione con la criminalità organizzata. Ma non è solo una questione di mafie. L'abusivismo edilizio classico continua a sfregiare l'intero Paese, non solo al Sud, come solitamente viene raccontato. Secondo le stime del Cresme, nell'ultimo anno sono stati 26.500 gli abusi censiti, numero che assorbe ben 18mila nuove costruzioni. Lo scorso 29 febbraio, solo un esempio, ad Arcola, vicino La Spezia, il Corpo forestale dello Stato ha sequestrato un complesso immobiliare (residenziale e commerciale) in un'area ad alto rischio idrogeologico, nonostante la Regione avesse imposto nell'area il divieto assoluto di edificazione dopo i danni arrecati dall'alluvione del 25 ottobre 2011.Fonte: La Repubblica.it
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