giovedì 1 marzo 2012

Duemila firme a Peschiera per la nuova pista ciclabile

«C’è voluto più di un anno e mezzo di lavoro per raccogliere le firme necessarie e ora che abbiamo raggiunto circa duemila firme abbiamo deciso di portarle al sindaco». È un risultato importante quello che i “Ciclostinati” di Peschiera Borromeo hanno raggiunto in merito alla loro petizione, lanciata “on line” e poi portata nelle singole frazioni, relativo al raddoppio della Mirazzano-Vimodrone (che non vogliono) e alla costruzione, più o meno sullo stesso percorso, di una pista ciclabile (che invece chiedono a gran voce).
Il gruppo di cicloamatori peschieresi si è dato appuntamento di fronte alla sede del comune di Peschiera per consegnare all’Ufficio relazioni con il pubblico il plico con le firme raccolte. «Il periodo in cui abbiamo scelto di presentare queste firme non è stato affatto casuale - spiega Irene Carravieri, tra i promotori dell’iniziativa -: siamo a cavallo della discussione, in consiglio comunale, del Piano di governo del territorio, per questo vogliamo attirare l’attenzione di questa amministrazione sulla questione della mobilità leggera: il Pgt, abbiamo visto, parla esplicitamente del raddoppio, o come viene detto “messa in sicurezza” della strada provinciale 160, la Mirazzano-Vimodrone, ma non della pista ciclabile. Esattamente l’opposto di quello che vorremmo per la nostra città: una strada in più, che porta inquinamento e macchine, e una pista ciclabile in meno, che rende se possibile ancora più difficile la mobilità sostenibile. Quello che chiediamo è che, se proprio devono raddoppiare la strada, almeno vi affianchino una pista ciclabile, per noi importante». Un altro punto su cui i latori della richiesta calcano la mano è il fatto che la pista ciclabile potrebbe agevolare il raggiungimento dello snodo ferroviario di Segrate: «La pista ciclopedonale - dice il testo presentato in municipio - permetterebbe il collegamento al passante ferroviario di Segrate». Il progetto dei “Ciclostinati”, comunque, non è una novità assoluta nel panorama politico della città, perché già previsto e avviato dalla scorsa amministrazione comunale, quella guidata dall’ex sindaco Francesco Tabacchi. «Il progetto era pronto ed erano già stati ottenuti permessi e finanziamenti. Poi si è fermato tutto e ora, nel nuovo Piano di governo del territorio, non se ne vede traccia», spiegano con dispiacere i promotori della raccolta firme.Fonte: Il Cittadino
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