giovedì 1 marzo 2012

San Donato - Case sbloccate per duemila proprietari

Niente più legacci normativi all'abolizione del vincolo trentennale sulle abitazioni di edilizia convenzionata: quasi 2mila proprietari di immobili realizzati su aree ex 167 potranno vendere la propria casa sul libero mercato.
In pratica, con una procedura che su una casa di taglio medio, in base ad un calcolo di massima, potrebbe comportare un esborso da parte dei proprietari tra gli 8 e i 10 mila euro, i singoli appartamenti in alcuni casi potranno raddoppiare di valore, senza attendere che scadano i 30 anni dalla sigla della convenzione, nel corso dei quali il prezzo al metro quadro sarebbe nettamente inferiore. L'abolizione del vincolo era stata deliberata a larga maggioranza nel marzo del 2011 dal Consiglio comunale, dopodiché in maggio sono subentrati dei freni di carattere normativo. Il fermo all'operatività della procedura si è sbloccato con una legge che risale a settimana scorsa. Lo ha annunciato nella giornata di ieri il sindaco Mario Dompé in una nota stampa, in cui ha reso noto: «Dopo la lunga attesa derivante dalle pastoie burocratiche statali la nostra azione per risolvere una questione annosa, molto sentita dai cittadini e che coinvolge numerose famiglie può produrre finalmente i suoi effetti. Come promesso in campagna elettorale la problematica è stata affrontata con determinazione e risolta. Quanti sono interessati alla rimozione del vincolo, naturalmente, possono rivolgersi all'ufficio tecnico del Comune fin da subito». In particolare, la nuova regola, specificano i vertici dell'ente locale, «dà ai Comuni la facoltà di stabilire la percentuale di riduzione del corrispettivo previsto per l'eliminazione del vincolo del prezzo massimo di vendita». Per procedere, stando alle informazioni divulgate in passato dal municipio, i diretti interessati che vorranno cogliere al volo l'opportunità che si sta presentando, affrontando quindi una serie di passaggi, dovranno essere in possesso di alcuni requisiti. «L'avvenuta scadenza del piano in base al quale è stato realizzato l'alloggio - era stato spiegato dal Comune -, l'estinzione totale del mutuo agevolato (qualora sia stato richiesto) per l'acquisto della casa, un periodo di assegnazione superiore ai 5 anni dalla prima convenzione (o di 15 anni in caso di contributo statale o regionale), l'atto notarile di trasformazione di diritto di superficie in diritto di proprietà, il pagamento di un corrispettivo del valore dell'area calcolato sul residuo dei 30 anni con una percentuale per singolo anno restante e il versamento del costo di costruzione». Per ulteriori informazioni, riguardo le tappe da percorrere per sbloccare il vincolo, i singoli sandonatesi coinvolti potranno rivolgersi direttamente agli addetti del comune che li aiuteranno ad affrontare la burocrazia necessaria al termine della quale i loro immobili acquisteranno valore.Fonte: Il Cittadino
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