sabato 3 marzo 2012

Il Politecnico ridisegna il parco del Brembiolo

La scuola di design del Politecnico di Milano ripensa al territorio per valorizzarne alcuni ambiti particolari con una nuova veste uniforme, il parco del Brembiolo da Ossago a Somaglia e l’attracco sul Po a Corte Sant’Andrea.
L’iniziativa è stata condivisa con i tecnici dei principali enti territoriali mercoledì scorso nella sede dello Ster, l’ufficio della regione a Lodi. Erano presenti funzionari dello Ster, della provincia e del Consorzio Muzza, oltre a rappresentanti di diversi comuni della Bassa, Bertonico, Casale, Orio Litta e Senna. Per l’università c’erano Paola Vidulli, docente di riferimento, e Ferdinando Fanchiotti, docente a progetto di Casale, dove in passato ha ricoperto anche ruoli amministrativi.I progetti, meno di una decina, sono stati sviluppati da alcuni studenti del terzo anno della scuola nell’ambito di un corso iniziato a ottobre e diventeranno lavori di tesi nella prossima sessione autunnale. «Gli scopi dell’iniziativa sono diversi - spiega Ferdinando Fanchiotti -. Per la scuola c’è la possibilità di confrontarsi con un territorio e quindi lavorare su idee di sviluppo reale, suggestioni o progetti concretizzabili che siano. Dal punto di vista didattico speriamo poi di dar corpo a qualche collaborazione per degli stage. Gli studenti avrebbero così la possibilità di confrontare le loro idee con il lavoro quotidiano, il problema delle risorse, la valutazione attenta delle norme. Se stimolati, i ragazzi possono dare contributi di idee davvero importanti, come hanno dimostrato con questi lavori».Dal punto di vista teorico-didattico, invece, l’obiettivo era quello di dare una veste unitaria ad alcune peculiarità territoriali per valorizzarle anche in funzione turistica e di riconoscibilità, in particolare il Parco del Brembiolo e l’attracco sul Po a Corte Sant’Andrea,Tra i progetti visionati ci sono torri di luce, semplici container e tubolari allestiti in maniera architettonica e illuminati a segnare un ideale cammino lungo tutto il parco del Brembiolo e poi oltre, con un punto luminoso a Corte Sant’Andrea, un vero e proprio faro sul Po. Ci sono idee per una ricettività leggera, da una o due notti, con soluzioni di glamping, glamour camping con tende e cilindri di tela allestiti anche all’interno di cascine storiche come il Monasterolo a Brembio o San Luca a Somaglia, ma anche palafitte galleggianti da mettere in golena del Po. Ci sono progetti di ponti sospesi e passatoie sopra le lanche a Zorlesco, terrazze e belvedere sul Brembiolo, progetti di orti e giardini didattici e arredi coordinati per tutto il parco. I materiali sono tutti poveri, improntati alla modernità come container e tubolari oppure alla natura, legno e verde, anche vivo, secondo gli insegnamenti artistici del lodigiano Giuliano Mauri.«Ho visto grande interesse, anche concreto, e alcune parti di progetto sarebbero realizzabili davvero con poche decine di migliaia di euro - conclude Fanchiotti -. L’amministrazione di Orio Litta ha manifestato grande interesse per alcuni progetti al fine di valorizzare la via Francigena. Al momento sono idee e suggestioni, ma un domani, magari anche grazie all’Expo 2015, potrebbero diventare segni distintivi del territorio». Fonte: Il Cittadino
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