sabato 17 marzo 2012

Il tour della vergogna di fianco alla Paullese ridotta a “pattumiera”

Una strada “pattumiera” che unisce tre province. Basterebbe, infatti, contare il numero e la distanza tra i sacchi neri a bordo carreggiata per capire se ci troviamo nel Cremasco (dove i rifiuti si scorgono sporadicamente), nel Lodigiano (dove invece cominciano ad apparire con maggiore insistenza) o nel Sudmilano, dove ci s’imbatte in cumuli d’immondizia ad ogni decina di metri percorsi.
È il tratto tra Paullo e San Donato a versare nelle peggiori condizioni ed è proprio per sollecitare la sensibilità della provincia di Milano che due sindaci, Franco Lucente di Tribiano e Paolo Bianchi di Mediglia, hanno deciso di guidarci di persona nell’avvilente tour alla scoperta di discariche di amianto, elettrodomestici, pneumatici, complementi d’arredo e perfino quaderni di scuola lungo la «pattumiera d’asfalto».Lo stato di degrado dell’ex 415 era stato denunciato già quattro anni fa, con tanto di dossier curato dall’associazione Sos Adda, ma ora le cose sembrano addirittura peggiorate. «Serve un intervento straordinario - avverte Lucente - e sono convinto che sia necessario pungolare la Provincia di Milano. Ho intenzione di preparare un documento, in cui intendo denunciare le condizioni dell’ex statale 415 e della Cerca, che invierò a tutti i sindaci del Sudmilano, così pure ai comuni come Zelo e Spino che si affacciano sulla Paullese pur essendo di un’altra provincia. L’obiettivo è raccogliere un’adesione massiccia, per rivolgerci poi alla provincia di Milano e reclamare la bonifica della strada». E da ripulire c’è davvero tanto. Non bisogna nemmeno affannarsi per trovare i luoghi da bonificare, perché l’immondizia non è certo nascosta, ma sembra far l’occhiolino agli automobilisti che si muovono a passo di lumaca per il traffico. Si notano a Zelo sacchetti con bibite, fazzolettini di carta appesi sugli alberi, a Paullo materassi negli spiazzi e più ci si avvicina a Milano più lo scenario si aggrava. Si comincia dal cavalcavia, dove la Paullese si divide per portare a Mombretto o Pantigliate. Ecco schermi di computer, copertoni di camion, sacchi neri, scatoloni, bucce d’arancia, in parte oltre la rete sbiadita che segnala il cantiere, in parte sul ciglio della strada. Se invece di proseguire dritti sulla Paullese si devia lungo la Cerca, appare, al confine tra Tribiano e Mediglia, una maxi discarica dove c’è un po’ di tutto, dai jeans consunti ai passeggini senza rotelle. Se torniamo sulla Paullese, tra Vigliano e Peschiera, la strada è punteggiata ad intervalli regolari (quasi fosse fatto apposta) da pneumatici e sacchi di immondizia.A Vigliano, in uno spiazzo dove le recinzioni dei cantieri sono aperte, troviamo caschi di banane e melanzane, tra secchi di vernice e macerie, mentre a Peschiera nei pressi di un’azienda abbandonata una ventina di lastre di eternit (nascosti sotto una coperta), rifiuti da demolizione, perfino sacchi con dentro quaderni e libri di scuola.E, stranamente, nella strada deserta passa un camion dalla provincia di Varese che appena vede l’assembramento di persone ad osservare rifiuti ingrana la marcia e sgomma via.Fonte: Il Cittadino
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