Un attentato tra le stazioni di Rogoredo e Lambrate e il traffico
ferroviario rischia il “black out” totale in tutta la regione. Nella
notte tra domenica e lunedì una centralina elettrica ha preso fuoco, a
qualche passo di distanza, su un’altra centralina, è stata trovata la
scritta “No Tav”, con a fianco una bottiglia vuota che conteneva
benzina. Sul posto c’erano altre due bottiglie che però non si sono
incendiate, ora la Digos sta inseguendo una pista
anarco-insurrezionalista nel tentativo di scoprire i colpevoli. Il rogo è
stato placato dal tempestivo intervento dei soccorsi, nonostante questo
sulle linee dei pendolari si sono verificati alcuni problemi, anche se i
viaggiatori lodigiani - secondo le testimonianze raccolte - sono
riusciti ad arrivare a destinazione senza troppi disagi. Le fiamme hanno
danneggiato il meccanismo di sicurezza che serve le linee ferroviarie
Milano-Genova e Milano-Bologna.«Questo episodio avrebbe potuto bloccare
completamente il servizio ferroviario nel nodo più critico della
Lombardia e nell’ora di punta dei pendolari - afferma l’assessore alle
infrastrutture del Pirellone, Raffaele Cattaneo, che ieri si è recato
sul posto definendo l’accaduto inaccettabile -. È solo grazie al pronto
intervento dei tecnici di Rete ferroviaria Italiana e di Trenord, per
quanto riguarda il servizio, se siamo riusciti a sopprimere un solo
treno e a contenere il ritardo dell’88 per cento dei convogli entro i 5
minuti e del 96,35 per cento entro i 10 minuti. Se i tecnici non fossero
riusciti a sbloccare i binari per Bologna entro le 6.30 del mattino,
avremmo avuto uno scenario disastroso sul traffico pendolare».
L’operazione di ripristino è stata comunque impegnativa e i danni
causati dall’incendio sono ingenti, si parla di circa un milione di
euro. Nel corso della notte sono stati sostituiti 5 chilometri di cavi,
ma ci vorranno alcune settimane (e altri 5 chilometri di cavi) per fare
tornare tutto alla normalità.I soccorsi sono intervenuti tra le 2.47 e
le 5 del mattino, la circolazione non è mai stata interrotta: «Il pronto
intervento dei vigili del fuoco e dei tecnici di Rfi ha permesso di
contenere i disagi e le ripercussioni provocati dagli incendi dolosi
appiccati questa notte (domenica, ndr) ad alcuni apparati elettrici che
presidiano la circolazione ferroviaria nel nodo di Milano, tra le
stazioni di Rogoredo e Lambrate - si legge in un comunicato diramato
dalle Fs -. La circolazione si è sempre svolta nella massima e completa
sicurezza, anche se nelle prime ore di stamani (ieri, ndr) si sono
registrati rallentamenti nella corsa dei treni regionali in partenza e
in arrivo a Milano. Un regionale Piacenza-Milano è stato cancellato».
Inizialmente i funzionari hanno ripristinato l’efficienza lunga la
tratta Milano-Bologna, avvisando i passeggeri dei possibili ritardi,
mentre lungo la direttrice Milano-Genova ieri mattina i lavori sono
continuati più a lungo.A Lodi i pendolari non hanno dovuto sopportare
gravi ritardi ma hanno dovuto fronteggiare una soppressione, quella del
convoglio delle 7.15 diretto a Parma. Il treno delle 7.09 era puntuale, e
così il convoglio delle 8.05. «I treni compresi nella fascia dalle 7.30
alle 8 avevano un leggero ritardo, niente di inconsueto», fanno sapere
dal Comitato. A Codogno i viaggiatori sono stati avvisati
dell’imprevisto ma non hanno registrato nulla al di fuori
dall’ordinario.Le indagini portano alla pista anarco-insurrezionalista,
lo scorso 9 marzo i “No Tav” avevano già preso di mira la stazione di
Rogoredo e una trentina di persone avevano infatti bloccato due binari.
Anche i sindacati dei trasporti hanno condannato duramente il gesto: «La
conferma della matrice terroristica degli attentati - dicono in coro
Cgil, Cisl e Uil - desta grande preoccupazione ma anche forte
determinazione a respingere, assieme ai lavoratori, ogni violenza e
intimidazione».Fonte: Il Cittadino
