martedì 27 marzo 2012

Milano - Fiamme a Rogoredo, si rischia la paralisi

Un attentato tra le stazioni di Rogoredo e Lambrate e il traffico ferroviario rischia il “black out” totale in tutta la regione. Nella notte tra domenica e lunedì una centralina elettrica ha preso fuoco, a qualche passo di distanza, su un’altra centralina, è stata trovata la scritta “No Tav”, con a fianco una bottiglia vuota che conteneva benzina. Sul posto c’erano altre due bottiglie che però non si sono incendiate, ora la Digos sta inseguendo una pista anarco-insurrezionalista nel tentativo di scoprire i colpevoli. Il rogo è stato placato dal tempestivo intervento dei soccorsi, nonostante questo sulle linee dei pendolari si sono verificati alcuni problemi, anche se i viaggiatori lodigiani - secondo le testimonianze raccolte - sono riusciti ad arrivare a destinazione senza troppi disagi. Le fiamme hanno danneggiato il meccanismo di sicurezza che serve le linee ferroviarie Milano-Genova e Milano-Bologna.«Questo episodio avrebbe potuto bloccare completamente il servizio ferroviario nel nodo più critico della Lombardia e nell’ora di punta dei pendolari - afferma l’assessore alle infrastrutture del Pirellone, Raffaele Cattaneo, che ieri si è recato sul posto definendo l’accaduto inaccettabile -. È solo grazie al pronto intervento dei tecnici di Rete ferroviaria Italiana e di Trenord, per quanto riguarda il servizio, se siamo riusciti a sopprimere un solo treno e a contenere il ritardo dell’88 per cento dei convogli entro i 5 minuti e del 96,35 per cento entro i 10 minuti. Se i tecnici non fossero riusciti a sbloccare i binari per Bologna entro le 6.30 del mattino, avremmo avuto uno scenario disastroso sul traffico pendolare». L’operazione di ripristino è stata comunque impegnativa e i danni causati dall’incendio sono ingenti, si parla di circa un milione di euro. Nel corso della notte sono stati sostituiti 5 chilometri di cavi, ma ci vorranno alcune settimane (e altri 5 chilometri di cavi) per fare tornare tutto alla normalità.I soccorsi sono intervenuti tra le 2.47 e le 5 del mattino, la circolazione non è mai stata interrotta: «Il pronto intervento dei vigili del fuoco e dei tecnici di Rfi ha permesso di contenere i disagi e le ripercussioni provocati dagli incendi dolosi appiccati questa notte (domenica, ndr) ad alcuni apparati elettrici che presidiano la circolazione ferroviaria nel nodo di Milano, tra le stazioni di Rogoredo e Lambrate - si legge in un comunicato diramato dalle Fs -. La circolazione si è sempre svolta nella massima e completa sicurezza, anche se nelle prime ore di stamani (ieri, ndr) si sono registrati rallentamenti nella corsa dei treni regionali in partenza e in arrivo a Milano. Un regionale Piacenza-Milano è stato cancellato». Inizialmente i funzionari hanno ripristinato l’efficienza lunga la tratta Milano-Bologna, avvisando i passeggeri dei possibili ritardi, mentre lungo la direttrice Milano-Genova ieri mattina i lavori sono continuati più a lungo.A Lodi i pendolari non hanno dovuto sopportare gravi ritardi ma hanno dovuto fronteggiare una soppressione, quella del convoglio delle 7.15 diretto a Parma. Il treno delle 7.09 era puntuale, e così il convoglio delle 8.05. «I treni compresi nella fascia dalle 7.30 alle 8 avevano un leggero ritardo, niente di inconsueto», fanno sapere dal Comitato. A Codogno i viaggiatori sono stati avvisati dell’imprevisto ma non hanno registrato nulla al di fuori dall’ordinario.Le indagini portano alla pista anarco-insurrezionalista, lo scorso 9 marzo i “No Tav” avevano già preso di mira la stazione di Rogoredo e una trentina di persone avevano infatti bloccato due binari. Anche i sindacati dei trasporti hanno condannato duramente il gesto: «La conferma della matrice terroristica degli attentati - dicono in coro Cgil, Cisl e Uil - desta grande preoccupazione ma anche forte determinazione a respingere, assieme ai lavoratori, ogni violenza e intimidazione».Fonte: Il Cittadino
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