martedì 13 marzo 2012

Paullo - I sommozzatori liberano l’Addetta

Le acque dell’Addetta tornano a scorrere libere nel loro alveo nella zona produttiva tra Paullo e Tribiano. Due tronchi crollati nel bel mezzo del canale e altri che minacciavano di ostruire il letto dell’Addetta, sabato sono stati tagliati e recuperati dal gruppo intercomunale di Protezione civile che per tutta la giornata è stata impegnata nell’operazione.
Trenta volontari sono partiti dal parco Muzza per approdare in via Paullo, nell’area produttiva adiacente l’Addetta con un veicolo dotato di gru, un mezzo polifunzionale per gli interventi idrogeologici e uno per il trasporto dei volontari impegnati nelle attività. Alle 9 gli equipaggi erano già al lavoro insieme al Nucleo sommozzatori Protezione civile “Rossi” della Provincia di Milano, che nel frattempo aveva già raggiunto il luogo dell’operazione e messo in acqua le imbarcazione. Due alberi sulla riva destra dell’Addetta e caduti nel canale, sono stati prima tagliati dalle radici e quindi imbragati e legati in modo da poter essere spostati sulla riva opposta, dove era previsto il punto di ammassamento della legna recuperata. «Il sollevamento dei tronchi, pesanti diverse tonnellate, - spiegano i volontari del gruppo di protezione civile di Paullo e Tribiano - costituiva una parte complessa delle operazioni in quanto il dislivello dell’argine era superiore ai 3 metri». La gru, in grado di sollevare fino a 10 tonnellate messa a disposizione da un’azienda locale di Tribiano, è stata essenziale al buon esito delle attività. In accordo con la polizia locale di Tribiano sono stati rimossi altri due alberi pericolanti. Ma se il Nucleo sommozzatori verso le 13 ha potuto far ritorno a Milano, il gruppo locale di Protezione civile ha completato il taglio dei tronchi e il loro accatastamento attenti ad utilizzare i dispositivi di sicurezza individuale per permettere di lavorare in tranquillità in zone impervie e di difficile accesso. Le attività sono terminate alle 17, con i volontari che hanno potuto fare ritorno alla loro base operativa al parco Muzza.Fonte: Il Cittadino
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