I Comuni non accetteranno la realizzazione della Tem. Già in tre hanno
annunciato ricorso entro il 4 aprile, primo tra tutti Paullo che lo
inoltrerà oggi, quindi Melzo e Agrate Brianza. L’esempio verrà seguito
da almeno altre sei amministrazioni municipali.
Anzi, l’auspicio è che l’associazione dei comuni faccia lo stesso. Lo hanno annunciato, durante l’assemblea pubblica che si è tenuta mercoledì sera presso la sala di lettura della biblioteca di Paullo, il sindaco Claudio Mazzola di Paullo, il collega Vittorio Perego di Melzo e l’assessore Luigi Riccio di Agrate Brianza, che siedono tutti e tre nel collegio di vigilanza per la Tem. Collegio di vigilanza che si riunirà domani, su richiesta dell’associazione dei sindaci risoluta nel presentare le perplessità rispetto al progetto dell’autostrada Agrate-Melegnano. Il punto è presto detto: l’accordo di programma siglato nel 2007 non solo non è stato rispettato, ma manca ogni volontà di attuarlo. È stato anticipato alla platea, ingrossata dal popolo No Tem e dalle associazioni all’incontro di Paullo. Gli argomenti li ha snocciolati il padrone di casa, il primo cittadino Mazzola che ha sottolineato alcune stranezze dell’iter per l’approvazione del progetto, che ad agosto ha ottenuto il via libera al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), «eppure è rimasto nel cassetto fino a marzo (zeppo di errori, compresi quelli di trascrizione)». L’altro aspetto oscuro riguarda i finanziamenti: 120 milioni di euro per avviare il cantiere, ma «è troppo poco se si pensa che l’opera costa come minimo un miliardo e 600 milioni». E poi il capitolo osservazioni, quasi tutte cestinate, «comprese quelle di buon senso». «Ci hanno detto - aggiunge Mazzola - che il Cipe le ha valutate in 20 minuti bocciando anche quelle che non potevano non essere accolte. Un’assurdità». Tanto più che è stato disatteso quanto promesso alla firma dell’accordo di programma, che contemplava oltre alla Tem una serie di altri interventi, tra cui il prolungamento della linea 3 della metropolitana. «Carta straccia - sbotta Mazzola -: De Nicola (Giovanni, assessore provinciale alla viabilità, ndr) ritiene addirittura che sia stato un errore parlare di metropolitana. Non c’è volontà politica di rispettare i patti. Presenteremo ricorso e mi auguro che l’associazione dei sindaci faccia lo stesso». La giunta di Agrate, inviperita per l’assenza dell’interconnessione per legare le tre autostrade sul suo territorio (preliminarmente prevista, ma inspiegabilmente inesistente nella delibera Cipe), imiterà Paullo. E così pure Melzo: «È chiara la nostra insoddisfazione, rispetto ad un accordo di programma che non viene legittimato dai fatti - conclude Perego -: con la Tem noi avremo due cave che rovineranno irrimediabilmente il nostro territorio, una a Gorgonzola e una tra Pozzuolo e Melzo. Siamo molto preoccupati ed è nostra intenzione adire le vie legali per tutelarci. Cosa farà l’associazione dei sindaci, nel suo insieme, lo deciderà essa stessa».Fonte: Il Cittadino
Anzi, l’auspicio è che l’associazione dei comuni faccia lo stesso. Lo hanno annunciato, durante l’assemblea pubblica che si è tenuta mercoledì sera presso la sala di lettura della biblioteca di Paullo, il sindaco Claudio Mazzola di Paullo, il collega Vittorio Perego di Melzo e l’assessore Luigi Riccio di Agrate Brianza, che siedono tutti e tre nel collegio di vigilanza per la Tem. Collegio di vigilanza che si riunirà domani, su richiesta dell’associazione dei sindaci risoluta nel presentare le perplessità rispetto al progetto dell’autostrada Agrate-Melegnano. Il punto è presto detto: l’accordo di programma siglato nel 2007 non solo non è stato rispettato, ma manca ogni volontà di attuarlo. È stato anticipato alla platea, ingrossata dal popolo No Tem e dalle associazioni all’incontro di Paullo. Gli argomenti li ha snocciolati il padrone di casa, il primo cittadino Mazzola che ha sottolineato alcune stranezze dell’iter per l’approvazione del progetto, che ad agosto ha ottenuto il via libera al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), «eppure è rimasto nel cassetto fino a marzo (zeppo di errori, compresi quelli di trascrizione)». L’altro aspetto oscuro riguarda i finanziamenti: 120 milioni di euro per avviare il cantiere, ma «è troppo poco se si pensa che l’opera costa come minimo un miliardo e 600 milioni». E poi il capitolo osservazioni, quasi tutte cestinate, «comprese quelle di buon senso». «Ci hanno detto - aggiunge Mazzola - che il Cipe le ha valutate in 20 minuti bocciando anche quelle che non potevano non essere accolte. Un’assurdità». Tanto più che è stato disatteso quanto promesso alla firma dell’accordo di programma, che contemplava oltre alla Tem una serie di altri interventi, tra cui il prolungamento della linea 3 della metropolitana. «Carta straccia - sbotta Mazzola -: De Nicola (Giovanni, assessore provinciale alla viabilità, ndr) ritiene addirittura che sia stato un errore parlare di metropolitana. Non c’è volontà politica di rispettare i patti. Presenteremo ricorso e mi auguro che l’associazione dei sindaci faccia lo stesso». La giunta di Agrate, inviperita per l’assenza dell’interconnessione per legare le tre autostrade sul suo territorio (preliminarmente prevista, ma inspiegabilmente inesistente nella delibera Cipe), imiterà Paullo. E così pure Melzo: «È chiara la nostra insoddisfazione, rispetto ad un accordo di programma che non viene legittimato dai fatti - conclude Perego -: con la Tem noi avremo due cave che rovineranno irrimediabilmente il nostro territorio, una a Gorgonzola e una tra Pozzuolo e Melzo. Siamo molto preoccupati ed è nostra intenzione adire le vie legali per tutelarci. Cosa farà l’associazione dei sindaci, nel suo insieme, lo deciderà essa stessa».Fonte: Il Cittadino
