giovedì 29 marzo 2012

Pittura e Arte: La femminilità fiorente, rigogliosa, esuberante nell' Arte di Francesco De Nicola

F. De Nicola - "Volto femminile" (Collezione privata - Milano)

Piana chiara e sincera come l’uomo che la produce l’arte Francesco De Nicola non ha davvero bisogno d’interpreti che la spieghino e la commentino che la facciano, insomma, intendere ed amare. Riflesso vivo e diretto del vero tipico essa non s’imposta sopra postulati estetici, né vuole polemizzare con queste o quelle tendenze. Chi sente di dire sinceramente una parola della sua anima è indotto a farlo con la fatalità della propria natura soprattutto se, come De Nicola, per sua fortuna, non ha seco il bagaglio ingombrante d’una falsa coltura, rafforzata negli ozi dei cenacoli dove è sempre facile esporre a parole il frutto del proprio ingegno.
Carlo Siviero

Il De Nicola nasce Il 24 ottobre 1882 a Musellaro (CH) . Molto giovane, l'artista, da Musellaro in Abruzzo si trasferì a Napoli come i suoi grandi conterranei e predecessori Angelini, Bonoly, i fratelli Palizzi, Patini, Michetti, per alimentare all'ombra di maestri di reputata fama, le naturali disposizioni artistiche e per iniziare i suoi studi presso l'Istituto di Belle Arti. Si specializza nel dipinto di figura, trattando quasi esclusivamente l'immagine femminile. Sotto la guida amorosa e ferma di Stanislao Lista studiò col Cammarano tanto da diventare il suo allievo preferito, con Volpe che aveva di lui una grande stima e con l'esempio del Vetri, maestro scarso di parole ma eloquentissimo negli esempi quotidiani della sua opera di grande disegnatore, il De Nicola nutrì e sviluppò il gusto e l'amore per il disegno.Fu insegnante di Ornato e durante questi anni conosce Angelo Brando, altro magnifico artista della scuola napoletana. Divennero prima colleghi poi grandi amici e infine cognati. Infatti sposarono in tempo diversi due sorelle, Eugenia e Maria Tauro. Il De Nicola è figurista espressivo e sensibile e tratta di prefernza il nudo all'aperto. E' oltre che buon colorista, corretto e sicuro disegnatore. Mentre negli espressivi ritratti si colgono finezze decorative che richiamano le atmosfere dell'ambiente romano d'inizio secolo, nei numerosi nudi colti in esterni, più di frequente in interni essenziali, lo "spettacolo" è tutto affidato al prezioso disegno e al raffinato colore di corpi fascinosi, accarezzati dalla luce. I suoi nudi a olio, a tempera e a pastello sono ben recepiti dal collezionista, anche non particolarmente interessato alla pittura meridionale e reperibili nelle maggiori gallerie d'arte nel mondo. Il valore delle sue opere è commisurato alla finezza e alla levità di espressione. Decisamente i suoi oli medi e i meravigliosi ritratti di modelle avvenenti sono opere di maggiore valore (euro 3/5 mila con punte maggiori per i quadri importanti). Ha partecipato a varie esposizioni comprese quelle della Promotrice "Salvator Rosa" di Napoli, dove nel 1911 figurò la tela "Nostalgia". Altri lavori: Sala luce; Contr'ora, quest'ultima fu premiata con la medaglia d’oro piccolo conio del Regio Istituto d’Incoraggiamento di Napoli ed acquistata da Vittorio Emanuele III°. Poi ancora Margherita, esposto a Roma nel 1908; Rimembranze, alla Quadriennale di Torino pur nel 1908; alla Mostra di Rimini del 1909 inviò tre lavori. Alla Primaverile Fiorentina del 1922 espose La spina (olio); Lucia e Ida, Volto femminile (disegno). Una vita, quella del De Nicola decisamente intensa e piena di soddisfazioni. Dall'ampia richiesta dei suoi lavori proveniente dalle nobili famiglie napoletane e non solo, agli inviti a partecipare alle grandi mostre organizzate da enti culturali. Le tante vittorie a concorsi di pittura, scultura e disegno. I riconoscimenti di colleghi, esperti d'arte e proprietari di Gallerie. I suoi affreschi ancora si possono ammirare nella Chiesa di San Pietro ad Aram a Napoli e nella Chiesa di Maria Santissima Assunta di Castellamare di Stabia (Na). Il De Nicola muore a Napoli il 29 gennaio 1961 alle ore 19.10 circondato dall'affetto dei suoi figli e delle nuore. Le spoglie sono tumulate accanto a quelle dell'adorata moglie Maria Tauro, nel Cimitero Monumentale di Poggioreale, nella Cappella degli Artisti e degli Uomini Illustri.
 

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