giovedì 29 marzo 2012

San Donato - La banda del rame in azione, razziata la piazzola ecologica

Sarà davvero colpa della crisi, ma sembra che nemmeno ai ladri sia rimasto più nulla da rubare. Tanto che, sempre più frequenti sono i furti di rottami, ferrovecchio, ma soprattutto rame, da fondere e rivendere.
L’ennesimo colpo scoperto dai carabinieri della compagnia di San Donato è stato messo a segno nel pomeriggio di lunedì al deposito di metalli recuperati presso la piattaforma ecologica di San Donato. Quattro romeni, con un furgone carico di pezzi di rame e altri metalli probabilmente rubati in posti diversi, sono stati pizzicati mentre cercavano di ampliare il proprio bottino. Sono stati dichiarati in arresto, in flagranza di reato per furto aggravato, il 22enne M. R. F., il 23enne T. M., il 22enne B. O. e il 38enne M. I. che hanno dovuto restituire una refurtiva del valore compreso tra i 5 e i 6mila euro. Il quartetto viene scoperto dai carabinieri della stazione di San Donato, durante il giro di perlustrazione sul territorio. I militari transitano proprio di fronte al deposito di metalli dell’azienda comunale dei servizi di San Donato e qui notano un furgone verde con targa romena. Il veicolo è inspiegabilmente fermo fuori dalla recinzione senza nessuno al volante, ma ci sono anche 4 uomini che trasportano parti di metallo dalla piattaforma ecologica. Uno di loro, sotto gli occhi dei carabinieri, esce dal centro di raccolta e viene fermato immediatamente e così pure gli altri 3. Si tratta di romeni di etnia rom, senza fissa dimora e pluripregiudicati per reati contro il patrimonio, tutti identificati e dichiarati in stato d’arresto. Dagli accertamenti successivi viene infatti appurato che si tratta di ladri sorpresi con le mani nel sacco: avevano già caricato alcune centinaia di pezzi in rame e fili di rame spellati a bordo del furgone, insieme ad altri metalli rubati in posti diversi, tra cui anche il centro di raccolta di San Donato. Sono state inoltre trovate alcune ruote in lega complete di pneumatici e una mountain bike di cui si cercano tuttora i proprietari. Il resto della refurtiva è stata invece consegnata ai legittimi proprietari. Processati a Milano per direttissima, i ladri sono stati poi assicurati in custodia cautelare in carcere a San Vittore.Fonte: Il Cittadino
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