Niente primarie a San Donato: il candidato del Pdl sarà l’assessore
uscente Marco Zampieri. La notizia dovrebbe essere confermata nella
giornata odierna, ma ieri veniva già dato per concluso l’accordo interno
tra le diverse aree del partito che pare abbiano trovato convergenza
intorno al nome della figura che era stata vista sin dall’inizio come
papabile a capitanare la corsa del centrodestra. Almeno lo è stata fino a
quando si è aperta una parentesi, forse per il tentativo di sanare le
ferite di un simbolo che ha pagato lo scotto di una serie di note
divisioni, nel tentativo di aprire una pagina inedita, e non solo per
San Donato, con prove pre-elettorali organizzate a ridosso della
campagna. Sebbene l’iniziativa sin da subito non fosse stata ben vista
da alcuni portabandiera del Pdl sandonatese, si era anche messa
timidamente in moto la macchina organizzativa. Il primo a scendere in
campo è stato l’ex sindaco di Mediglia Cesare Mannucci, il passaggio
successivo ha visto Zampieri fare un passo indietro, quale scelta
personale accompagnata dalla notizia che avrebbe comunque tenuto alta la
sua lista civica. Quando sembrava che in gioco fosse rimasto un solo
nome, il giorno prima del nuovo termine fissato per lasciare spazio a
nuovi aspiranti candidati, si è riaperta l’ipotesi di una sfida a due
con il capogruppo Emilio Beatrice che si è presentato con il sostegno di
ex assessori ed ex consiglieri. Ma il panorama di competizione che si
stava delineando, secondo alcuni addetti ai lavori avrebbe rischiato,
proprio sotto elezioni, di creare nuovi malumori. Questo almeno pare sia
il motivo per cui nei giorni scorsi tra i vertici locali e il
coordinamento provinciale si sia aperto un nuovo ragionamento intorno a
quella che era l’ipotesi iniziale: Zampieri candidato unico. La notizia
ieri mattina è iniziata a circolare e per il primo pomeriggio era attesa
l’ufficializzazione con un comunicato stampa. Ma il giorno delle
conferme è slittato ad oggi, in cui le anticipazioni si dovrebbero
concludere, dopo una sequenza di turbolenti passaggi, con l’avvio della
corsa del candidato che sin dall’inizio è parso come capace di fare
sintesi. La campagna elettorale a questo punto potrà avere inizio in un
clima che, dopo anni di battaglie interne, sembra, almeno
apparentemente, pacifico. Salvo sorprese, che a questo punto non
dovrebbero esserci, oggi i referenti locali degli azzurri dovrebbero
prendere la parola in una nota in cui spiegheranno alla città i motivi
per cui non si faranno più le primarie.Fonte: Il Cittadino