Ancora una mattinata di passione per i pendolari della Bassa Lodigiana,
con un treno soppresso, il successivo arrivato già stracarico di
viaggiatori e costretto a fermate straordinarie che hanno creato
l’effetto “carro bestiame” ormai noto ai pendolari lodigiani.
Tutta
colpa del treno 20412 Piacenza-Milano Greco Pirelli che ha fermata a
Codogno alle 7.25 ma che ieri mattina alla stazione codognese non è mai
arrivato. Soppresso, cancellato. O, per dirla come l’annuncio dato in
stazione pochi minuti dopo le 7, «non effettuato». Al di là delle
differenze di terminologia, il risultato è stato uno solo: ancora un
gran disagio per chi viaggia su ferro, l’ennesimo. Per ovviare al treno
“saltato”, tutti i pendolari codognesi ieri mattina sono così stati
costretti ad ammassarsi sul successivo convoglio, il 2648 Mantova-Milano
Centrale che ferma a Codogno alle 7.20. «Rispetto alle altre volte, era
molto più corto del solito, minimo due carrozze in meno - ha fatto
sapere ieri Alessandro Grecchi, poeta pendolare della Bassa -. Non
bastasse, le ultime due carrozze erano fredde». Il peggio doveva però
ancora arrivare. Visto il passaggio annullato del Piacenza-Milano, il
“Mantova” già stracarico di passeggeri ha pure effettuato fermate
straordinarie a Casalpusterlengo e Secugnago, per far salire anche i
pendolari di queste stazioni che avrebbero dovuto prendere il 20412
annullato. Facile immaginare la situazione di caos venutasi a creare
quando il treno ha raggiunto proprio le stazioni di Casale e Secugnago
per le due fermate straordinarie. Il risultato ieri lo ha spiegato
ancora Grecchi: «Pendolari di due treni stipati su uno solo, per giunta
più corto e arrivato alla stazione di Rogoredo alle 8.10 anziché alle
7.55 e a quella di Lambrate alle 8.20 anziché alle 8.03. E non mi si
venga a dire - ha continuato il lodigiano - che questi disagi sono
occasionali o fortuiti. La situazione disastrosa dei nostri treni è
talmente calcificata che viene da pensare che tanto disservizio sia
invece programmato e voluto. Sottolineo, peraltro, che gli abbonamenti
sono rimasti alle stesse cifre. L’amministratore delegato delle Ferrovie
Mauro Moretti dice che, se aumentassero, comprerebbe subito almeno 40
nuovi treni. Si dimezzi invece lo stipendio, lui e i suoi funzionari, e
di treni ne comprerebbe 80». «La soppressione del treno 20412 si deve a
un guasto del convoglio, peraltro la “Piacenza-Milano” è solitamente
linea di buon andamento, che non ha registrato soppressioni neppure nei
freddi giorni di febbraio - così i funzionari di Trenord ieri pomeriggio
-. Per ovviare il problema, ieri si è messo a disposizione il 2648
Mantova-Milano, possiamo comprendere che il viaggio possa essere stato
di disagio e di questo ci scusiamo. Ma l’alternativa era di restare a
piedi». Trenord ha poi sottolineato che l’informativa sul “Mantova”
sostitutivo ieri mattina è stata data in tempo reale su Twitter e
tramite il servizio My link (registrazione sul sito www.trenord.it) a
tutti gli utenti profilati.Fonte: Il Cittadino