“Come sta cambiando il mondo - La ricerca a servizio del miglioramento»,
questo il primo appuntamento del ciclo di eventi dedicati alla Green
Economy, promosso per il secondo anno consecutivo dal Comune di Lodi e
dalla Camera di commercio.Protagonisti della serata di venerdì 20 al
Teatro alle Vigne, Gianni Silvestrini, ricercatore Cnr, direttore
scientifico del Kyoto Club e coordinatore del Master Ridef del
Politecnico di Milano e dello Iuav di Venezia, intervistato da Emanuele
Bompan, giornalista ecologista freelance per il «Sole 24 ore», «Left»,
«Terra» e «La Nuova Ecologia».
Bompan ha avviato il dibattito, sottolineando che i mercati in questo momento sono molto dinamici negli investimenti sulle rinnovabili. «Obama nel 2009 ha stanziato 150 miliardi in ricerca e sviluppo - ha detto il giornalista -, anche la Cina ha investito nell’ordine di centinaia di miliardi di dollari e persino la Corea ha toccato una quota di 85 miliardi. Le aziende, anche in passivo, come la Panasonic, continuano a dare il loro sostegno alle nuove tecnologie. Ma su quali energie si punta di più e quanto vengono finanziate?». La riposta di Silvestrini ha rilevato come l’interesse delle imprese sia rivolto soprattutto al fotovoltaico, che nel mondo copre attualmente la metà della produzione elettrica, con un investimento pari al il 60-70 per cento del totale: «Ciò che conta davvero - ha spiegato - è che questo settore negli ultimi anni ha attratto nuovi imprenditori, tra cui multinazionali come Siemens e General Electric, abbattendo contemporaneamente i costi di produzione. Oggi il fotovoltaico, che in Italia soddisfa ancora solo il 6 per cento del fabbisogno, si avvia a diventare una forma energetica competitiva, tanto che in alcuni paesi già adesso non necessita più di incentivi». «Ma a che cosa sono dovute le riduzioni di costi? - ha proseguito Bompan -. Ci sono tre motivi fondamentali: i miglioramenti tecnologici, l’ampliamento delle fabbriche che acquistano energia all’ingrosso e l’avvio della produzione in paesi come la Cina dove si riducono i costi». Dopo una breve digressione su un futuro non lontano popolato da start grid, le cosiddette reti intelligenti pensate per la distribuzione efficiente dell’energia, smart car e smart house, cioè macchine e case autosufficienti in termini energetici, Bompan ha riportato la discussione sul geotermico e sui biocarburanti. «In entrambi i settori - ha spiegato Silvestrini - la ricerca è ancora in fase di avanzamento. Nel geotermico si sta tentando l’estrazione di calore dal suolo per climatizzare gli ambienti e quella di vapore a grande profondità, ma si tratta di una tecnica rischiosa. Quanto ai biocarburanti, gli studi sulle alghe e sull’etanolo proveniente dal legname, sono tutt’ora in corso».Bompan ha infine introdotto la questione climatica: «Che impatto hanno i negoziati internazionali relativi al clima sull’uso di energie rinnovabili?». «Certo significativo, anche se spesso non decisivo», questa la posizione di Silvestrini, che ha poi ricordato un importante appuntamento. «A Giugno - ha aggiunto infatti il ricercatore del Cnr - , si terrà Rio+20, la conferenza mondiale sullo sviluppo sostenibile, a vent’anni di distanza dal Vertice della Terra di Rio ‘92. Forse non si raggiungeranno soluzioni concrete, ma di certo l’evento porterà attenzione mediatica sul tema e un confronto sugli avanzamenti degli ultimi due decenni».Fonte: Il Cittadino
Bompan ha avviato il dibattito, sottolineando che i mercati in questo momento sono molto dinamici negli investimenti sulle rinnovabili. «Obama nel 2009 ha stanziato 150 miliardi in ricerca e sviluppo - ha detto il giornalista -, anche la Cina ha investito nell’ordine di centinaia di miliardi di dollari e persino la Corea ha toccato una quota di 85 miliardi. Le aziende, anche in passivo, come la Panasonic, continuano a dare il loro sostegno alle nuove tecnologie. Ma su quali energie si punta di più e quanto vengono finanziate?». La riposta di Silvestrini ha rilevato come l’interesse delle imprese sia rivolto soprattutto al fotovoltaico, che nel mondo copre attualmente la metà della produzione elettrica, con un investimento pari al il 60-70 per cento del totale: «Ciò che conta davvero - ha spiegato - è che questo settore negli ultimi anni ha attratto nuovi imprenditori, tra cui multinazionali come Siemens e General Electric, abbattendo contemporaneamente i costi di produzione. Oggi il fotovoltaico, che in Italia soddisfa ancora solo il 6 per cento del fabbisogno, si avvia a diventare una forma energetica competitiva, tanto che in alcuni paesi già adesso non necessita più di incentivi». «Ma a che cosa sono dovute le riduzioni di costi? - ha proseguito Bompan -. Ci sono tre motivi fondamentali: i miglioramenti tecnologici, l’ampliamento delle fabbriche che acquistano energia all’ingrosso e l’avvio della produzione in paesi come la Cina dove si riducono i costi». Dopo una breve digressione su un futuro non lontano popolato da start grid, le cosiddette reti intelligenti pensate per la distribuzione efficiente dell’energia, smart car e smart house, cioè macchine e case autosufficienti in termini energetici, Bompan ha riportato la discussione sul geotermico e sui biocarburanti. «In entrambi i settori - ha spiegato Silvestrini - la ricerca è ancora in fase di avanzamento. Nel geotermico si sta tentando l’estrazione di calore dal suolo per climatizzare gli ambienti e quella di vapore a grande profondità, ma si tratta di una tecnica rischiosa. Quanto ai biocarburanti, gli studi sulle alghe e sull’etanolo proveniente dal legname, sono tutt’ora in corso».Bompan ha infine introdotto la questione climatica: «Che impatto hanno i negoziati internazionali relativi al clima sull’uso di energie rinnovabili?». «Certo significativo, anche se spesso non decisivo», questa la posizione di Silvestrini, che ha poi ricordato un importante appuntamento. «A Giugno - ha aggiunto infatti il ricercatore del Cnr - , si terrà Rio+20, la conferenza mondiale sullo sviluppo sostenibile, a vent’anni di distanza dal Vertice della Terra di Rio ‘92. Forse non si raggiungeranno soluzioni concrete, ma di certo l’evento porterà attenzione mediatica sul tema e un confronto sugli avanzamenti degli ultimi due decenni».Fonte: Il Cittadino

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