Le celebrazioni per la festa della Liberazione, a San Giuliano, hanno
già preso il via: domenica mattina l’anniversario della cacciata dei
nazifascisti dal suolo nazionale è stato commemorato tra le vie di
Borgolombardo con un corteo accompagnato dall’immancabile Corpo musicale
della libertà. Culmine della manifestazione, l’adunata al cospetto del
monumento ai caduti eretto 25 anni fa dallo scultore Mario Tapia.
Punto di partenza della sfilata, la sezione dell’Anpi sita nella piccola frazione. Essa testimonia il ruolo dei “ragazzi di Borgo” dopo l’8 settembre: Borgolombardo è stata una delle località del Sudmilanese che ha avuto il maggior numero di combattenti e di caduti per la libertà in relazione al numero degli abitanti.Dopo aver camminato attraverso le vie del quartiere, i numerosi convenuti si sono radunati in piazza Garibaldi, sede del monumento. La lettura di alcune corrispondenze scritte da partigiani condannati a morte ha creato un’atmosfera di grande commozione. L’esempio di virtù civiche testimoniato durante la Resistenza è stato l’oggetto principale degli interventi successivi: il delegato provinciale Anpi ha affermato che «nel presente clima di antipolitica imperante, l’esempio della Resistenza ci ricorda che esiste anche l’impegno politico vissuto con vero spirito di servizio», mentre il vicesindaco Rosario Zannone ha esaltato il modello incarnato da «uomini e donne, diversi per ideologia e formazione culturale, che hanno scoperto di avere in comune la passione per la libertà».Le celebrazioni per il 67esimo anniversario della Liberazione continueranno nei prossimi giorni fino ad avere il loro culmine, naturalmente, mercoledì 25 aprile. La volontà è quella di tenere alta l’attenzione su una ricorrenza tanto cruciale per la coscienza democratica italiana quanto oggetto di laceranti spaccature. «Il maggior pericolo per la libertà - ha sostenuto il vicesindaco - è l’oblio al quale alcuni vorrebbero relegare la Resistenza. Essa è stata anche una guerra civile, ma la storia ha affermato in maniera irrevocabile da che parte stava la ragione e da quale il torto».Fonte: Il Cittadino
Punto di partenza della sfilata, la sezione dell’Anpi sita nella piccola frazione. Essa testimonia il ruolo dei “ragazzi di Borgo” dopo l’8 settembre: Borgolombardo è stata una delle località del Sudmilanese che ha avuto il maggior numero di combattenti e di caduti per la libertà in relazione al numero degli abitanti.Dopo aver camminato attraverso le vie del quartiere, i numerosi convenuti si sono radunati in piazza Garibaldi, sede del monumento. La lettura di alcune corrispondenze scritte da partigiani condannati a morte ha creato un’atmosfera di grande commozione. L’esempio di virtù civiche testimoniato durante la Resistenza è stato l’oggetto principale degli interventi successivi: il delegato provinciale Anpi ha affermato che «nel presente clima di antipolitica imperante, l’esempio della Resistenza ci ricorda che esiste anche l’impegno politico vissuto con vero spirito di servizio», mentre il vicesindaco Rosario Zannone ha esaltato il modello incarnato da «uomini e donne, diversi per ideologia e formazione culturale, che hanno scoperto di avere in comune la passione per la libertà».Le celebrazioni per il 67esimo anniversario della Liberazione continueranno nei prossimi giorni fino ad avere il loro culmine, naturalmente, mercoledì 25 aprile. La volontà è quella di tenere alta l’attenzione su una ricorrenza tanto cruciale per la coscienza democratica italiana quanto oggetto di laceranti spaccature. «Il maggior pericolo per la libertà - ha sostenuto il vicesindaco - è l’oblio al quale alcuni vorrebbero relegare la Resistenza. Essa è stata anche una guerra civile, ma la storia ha affermato in maniera irrevocabile da che parte stava la ragione e da quale il torto».Fonte: Il Cittadino

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