Un “bollino nero”, anzi nerissimo. È quello che l’Aci, l’Automobile Club
Italia, assegna alla Paullese, bocciata praticamente su tutti i fronti.
Il motivo? Gli incidenti che troppo spesso si verificano sulla statale,
basti pensare che nel tratto milanese che si estende per 13 chilometri
si calcola un indice di 3,6 incidenti al chilometro.La situazione non
migliora percorrendo la Paullese in lungo e in largo: nel tratto
lodigiano, poco più di 4 chilometri di asfalto, si registrano 3,1
incidenti per chilometro, mentre nel tratto cremonese si scende a 2,5
per chilometro.Le informazioni fanno parte del rapporto stilato dall’Aci
e dedicato alla pericolosità delle strade. I dati si riferiscono al
2010 e prendono in considerazione la rete dell’autostrada, le strade
Anas ed ex Anas. Il rapporto è pubblicato come sempre sul sito web
Aci.Nell’elenco non poteva che spuntare anche la via Emilia, una delle
strade più trafficate, ma con una sorpresa: in Lombardia, il tratto
considerato più a rischio attraversa solo Piacenza, 32 chilometri con
1,6 incidenti per chilometro. La Valtidone si riserva inevitabilmente un
posto nella lista nera. La statale 461 del Passo del Penice attraversa
il Piacentino e purtroppo, soprattutto in estate, diventa scenario di
schianti anche molto gravi.La 235 Pavia-Orzinuovi è considerata una
delle più pericolose ma in provincia di Pavia, nonostante anche nel
Lodigiano sia considerata una delle arterie più problematiche: ogni
giorno sopporta una mole di traffico elevata, senza contare che conduce
direttamente al casello dell’autostrada; numerose attività e centri
commerciali sorgono proprio ai lati della 235, insieme a un’area
artigianale. Sempre nel Pavese, inoltre, è la 234 Codognese a finire nel
mirino, con 0,9 incidenti per chilometro, un valore molto più basso
rispetto agli altri presi in considerazione. È la Cremasca, però, a
poter vantare l’indice più contenuto lungo i suoi 11 chilometri di
estensione, si tratta infatti di 0,3 incidenti per chilometro lungo la
strada che va da Bertonico a Codogno. La Bergamina, 14,1 chilometri nel
Cremonese, si ritaglia uno spazio nell’elenco con 1,4 incidenti per
chilometro.Complessivamente, se si esclude l’autostrada, nel 2010 si
sono verificati 33.552 schianti, che hanno causato la morte di 1.243
persone. Rispetto al 2009, a fronte di una crescita dei sinistri pari al
5,6 per cento, si è registrata una diminuzione dei decessi dell’1,7 per
cento. In provincia di Milano, sugli oltre 278 chilometri di strade ci
sono stati 735 incidenti, l’indice calcolato dall’Aci corrisponde a 2,6
incidenti per chilometro. Per quanto riguarda invece la provincia di
Lodi, la rete stradale si estende per circa 120 chilometri, il bilancio
del 2010 arriva a 134 schianti, con 1,1 incidente per chilometro.Fonte: Il Cittadino

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