Il territorio di San Colombano sarà il “Paradiso” dei cicloamatori con
46 chilometri di piste ciclabili già individuate nei progetti del Piano
di governo del territorio. I nuovi documenti di programmazione
urbanistica sono stati presentati alla cittadinanza giovedì sera in sala
consiliare.
Una previsione del Piano particolarmente importante per il
livello sovra comunale e l’interesse turistico di San Colombano è però
la rete di ciclabili individuate dai progettisti: 46 chilometri di piste
di cui 7 già in essere e 39 in progetto, la stragrande maggioranza su
tracciati già esistenti di strade bianche o di percorsi agresti. La
maggior parte delle nuove piste ciclabili è individuata in collina,
all’interno del Parco e in combinazione con i sistemi di altri comuni
del Parco stesso, e in parte lungo la rete fluviale del Lambro e le sue
diramazioni. «Di questi tempi non è semplice trovare le risorse
necessarie per portare avanti un piano ambizioso come questo per la
ciclabilità - spiega il sindaco Gigi Panigada -. Tuttavia in molti casi
si tratta di sistemare i fondi e di attrezzare minimamente i percorsi
con la cartellonistica. Anche attraverso le risorse del Parco potremmo
portare avanti buona parte di questo progetto». Alla serata ha
partecipato scarso pubblico, solo una ventina di persone tra cui diversi
addetti al settore. Il nuovo Piano di governo del territorio andrà in
adozione al consiglio comunale venerdì prossimo 4 maggio e in seguito
scatteranno i periodi di pubblicazione e osservazione prima
dell’approvazione definitiva, che i tecnici sperano di ottenere prima
della fine dell’anno. La stesura del Piano si è rivelata molto complessa
e con qualche frenata di troppo, se è vero che i primi incontri
informativi risalgono a cinque anni fa. Tante sono le novità di impianto
normativo e di indirizzo inserite nel piano di governo del territorio.
Tra queste l’introduzione del concetto di perequazione volumetrica negli
ambiti individuati per una trasformazione urbanistica rispetto alla
destinazione attuale. Questi ambiti individuano zone di possibile
cambiamento, che diventerà effettivamente operativo solo alla
presentazione dei rispettivi piani attuativi. Se in scadenza di Piano di
governo non saranno stati realizzati, le destinazioni urbanistiche in
vigore saranno di nuovo quelle attuali. Tra di essi, figurano il
completamento residenziale dell’area pedecollinare della Piantada e
dell’area del Pilastrello, il completamento misto residenziale e
artigianale dell’area su via Petrarca e via Regone, l’individuazione
dell’area da destinare in futuro a centro sportivo con campi da calcio e
tennis e piscine tra l’abitato e la campagna di Cascina Bovera, la
destinazione a ricettività turistica dell’area Gerette, il completamento
della piastra artigianale di località Mariotto con circa 70mila metri
quadrati a destinazione di quel tipo.Fonte: Il Cittadino

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