Fiori, fiaccole, libri, in un profondo silenzio. Anche Lodi dimostra la
propria solidarietà per la ragazza uccisa e le altre giovani ferite
nell’attentato alla scuola Falcone Morvillo di Brindisi. La reazione
democratica al sangue degli studenti passa dalla nostra città e si
estende all’Italia intera: oltre trecento persone si sono raccolte in
piazza Broletto per un momento di riflessione su questo episodio
sconvolgente.I sentimenti che hanno colpito tutti alla notizia
dell’attentato non sono rimasti limitati nei singoli. La necessità è
stata quella di condividere il proprio sentire e dare un segnale forte e
unitario. Fin dalla mattina di sabato circola la voce di un ritrovo di
solidarietà, che si diffonde per le strade e sui social network e alla
sera i presenti sono numerosi. Persone di ogni età si recano in piazza
Broletto: alcuni sono di passaggio, altri si intrattengono a lungo,
altri ancora discutono sull’accaduto. Tutti vogliono portare un
messaggio di solidarietà e speranza riassumibile nello striscione
esposto in piazza: «Potete anche ucciderci tutti: la legalità riparte da
qui». Molti depongono un fiore, altri tengono stretto tra le mani un
libro. Il giorno della civetta, Il fu Mattia Pascal, Senza padrini, Il
teorema del pappagallo. Ogni volume ha un significato diverso per chi lo
esibisce, ma insieme rappresentano la cultura, il mezzo con cui opporsi
a questo attentato criminale. Quella cultura violata con la bomba
davanti a una scuola di Brindisi, ma che oggi rappresenta la strada per
ripartire. Il momento principale del ritrovo è stato l’accensione delle
fiaccole e l’osservanza del minuto di silenzio, interrotto alla fine da
un lungo applauso. «Sono commosso per quanto avvenuto stasera: la
vicinanza di Lodi a Brindisi è molto importante - commenta Marco
Pirastru, brindisino di nascita, ma residente in città da oltre
trent’anni -. Noi brindisini siamo persone oneste e lavoratori, odiamo
la mafia e, soprattutto negli ultimi anni, abbiamo fatto molto per
sconfiggere questo fenomeno. A partire dall’educazione dei ragazzi nelle
scuole». Le nuove generazioni non sono mancate: i giovani del Pd,
promotori del ritrovo, il movimento studenti di Azione Cattolica e molti
ragazzi che hanno voluto dimostrare la propria vicinanza agli studenti
vittime dell’attentato. «La reazione di Lodi è stata sorprendete -
afferma Andrea Ferrari, assessore alla cultura -: i cittadini sono scesi
in piazza senza slogan e simboli di partito. Il fatto di Brindisi,
senza dubbio, ha colpito le coscienze civili perché è stato violato
qualcosa che si credeva inviolabile». E proprio perché gli studenti
tornino a essere inviolabili, il sostegno è partito dalla nostra città.
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