mercoledì 23 maggio 2012

Boffalora - Una discarica abusiva nel terrapieno

Il comando stazione di Lodi del corpo forestale dello Stato mette sotto sequestro un maxideposito abusivo di rifiuti non pericolosi e macerie in un campo al limite della zona artigianale di Boffalora d’Adda. Le indagini proseguono per individuare i responsabili e contestare loro i reati di deposito incontrollato di rifiuti e gestione illecita di rifiuti.
Continuano anche le analisi per verificare la presenza di eventuali sostanze pericolose filtrate nei terreni, mentre durante l’ispezione è stato trovato anche un cassonetto contenente rifiuti pericolosi, oli combustibili e batterie esauste, conservati in modo inappropriato ed evidentemente non smaltiti in modo corretto. L’operazione della Forestale è iniziata ieri mattina presto, quando le pattuglie del comando stazione di Lodi sono arrivate in via delle Fontane, nella zona artigianale di Boffalora. Poco dopo sono arrivati un mezzo scavatore e i tecnici dell’Arpa per i rilievi. L’attenzione della Forestale sul deposito è scattato in seguito alle operazioni di controllo del territorio da parte degli agenti. Dietro alcuni capannoni industriali, su un terreno di proprietà di una società immobiliare, sorge infatti una trincea alta circa due metri che corre per 150 o 200 metri lungo tutta la lunghezza del fronte edificato, per una profondità di quattro o cinque metri. Circa 1500 o 2 mila metri cubi di materiale inerte, terra mista a macerie, che è stato depositato nel tempo in quel campo, in modo illecito. Il corretto smaltimento di tanto materiale avrebbe comportato una spesa stimabile in centinaia di migliaia di euro. «Sicuramente una parte del deposito è qui da tempo, forse da anni, ma la parte più vicina alla strada è ancora in funzione, ed è stata utilizzata ancora in questi giorni - dice il vicequestore aggiunto Andrea Fiorini, responsabile del Comando provinciale di Lodi, giunto in tarda mattinata sul luogo del sequestro -. Proprio nei giorni scorsi è stato fermato un operaio che con un escavatore effettuava del movimento terra, e anche per via di queste operazioni abbiamo accelerato la nostra azione con il sequestro dell’area». Sull’area erano presenti anche due cassonetti, in uno dei quali sono stati rinvenuti rifiuti pericolosi, tra cui batterie esauste, oli industriali e combustibili, senza nessuna copertura ed esposti alla pioggia e alle intemperie, con il pericolo così di passare sostanze inquinanti al terreno. Le analisi dell’Arpa continueranno nei prossimi giorni per capire se ci sono state infiltrazioni. Al momento sono ipotizzabili i reati di deposito incontrollato di rifiuti e gestione illecita di rifiuti, ma non ci sono ancora persone denunciate. L’attenzione degli inquirenti è tutta sulla società immobiliare titolare del terreno su cui i rifiuti sono stati smaltiti illecitamente e su alcune ditte artigianali dell’area che potrebbero aver conferito lì macerie e terra di scavo. L’amministrazione comunale non era al corrente del deposito abusivo. Nei prossimi giorni sarà emanata probabilmente un’ordinanza riferita al titolare dell’area per lo smaltimento dei rifiuti in questione e per il ripristino delle condizioni originarie dei luoghi, un terreno di aperta campagna. Fonte: Il Cittadino

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