giovedì 3 maggio 2012

Ossago - Liquami nel Brembiolo: blitz della Provinciale sulle tracce di un’azienda agricola di Ossago

Nuovo sversamento di reflui zootecnici nel Brembiolo: è accaduto ieri mattina di nuovo nella zona di Ossago, ma il liquame avrebbe avuto conseguenze meno disastrose di dieci giorni fa, e forse questa volta il responsabile sarebbe stato individuato.Ieri mattina nella campagna a sud di Ossago, nei pressi della zona industriale, si è registrato un via vai insolito di auto e di pattuglie della polizia provinciale, durato più ore, come riferito da alcune segnalazioni di testimoni.
Nessun motivo ufficiale, almeno fino a sera quando è stato il comandante Arcangelo Miano, fuori sede ma in contatto telefonico con i suoi uomini, a svelare il motivo di tanta riservatezza.«C’è stato un nuovo sversamento di reflui zootecnici analogo a quello capitato dieci giorni fa - ha spiegato il comandante della polizia locale della Provincia di Lodi -. La quantità e l’impatto sono inferiori, ma il tipo di inquinamento è lo stesso e per questo motivo le pattuglie sono state avvistate a lungo nella zona di Ossago, dove si è registrato l’episodio».L’inquinamento accaduto il 23 aprile sera scorso, uno sversamento di liquame di vacca di eccezionale quantità, aveva provocato una grande moria di pesci, decine e decine, tra cui un siluro da oltre un metro e mezzo. Ieri non sono stati avvistati pesci morti, ma l’inquinamento sarebbe stato analogo a quello di 10 giorni fa. Allora le indagini avevano portato tutti i sospetti su un’azienda agricola di Ossago, ma non c’erano state prove di alcuna responsabilità. Questa volta le cose potrebbero andare diversamente. Secondo voci non confermate, ieri pomeriggio il responsabile dell’inquinamento sarebbe stato individuato dalla polizia provinciale e già figurava nel verbale redatto dagli agenti. Il comandante non conferma, però.«Posso solo confermare che le indagini sono in corso e stiamo lavorando per individuare il responsabile - ha detto il comandante -. Prima di sbilanciarsi bisogna avere delle prove certe e non è semplice in questi casi. Dieci giorni fa non siamo riusciti a individuare con certezza la fonte d’inquinamento, questa volta ci stiamo lavorando».Per l’inquinatore, oltre alle sanzioni amministrative, scatterebbe anche la denuncia di carattere penale, e anche per questo motivo gli agenti di polizia provinciale si muovono con grande prudenza. Tipologia di inquinamento e zona di ricerca sono le stesse di 10 giorni fa, e il sospetto che il responsabile sia lo stesso sono molto alte, anche se forse non sarà possibile provarlo. Oggi in giornata potrebbero esserci novità.Fonte: Il Cittadino

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...