giovedì 3 maggio 2012

San Donato - Disoccupato trovato morto nell’Arno

Polizia e carabinieri indagano ma restano pochi dubbi sulla tragedia di Alessandro Masiero, che era anche finito in cura all'Asl. Nella festa del lavoro spunta dal fiume la salma del 41enne sparito. - Alessandro Masiero, il 41enne sparito da circa un mese da San Donato, martedì è stato trovato cadavere nell’Arno, a 285 chilometri di distanza da casa. La mamma, con cui condivideva un appartamento in via Di Vittorio dopo che per i debiti aveva dovuto ipotecare l’abitazione di famiglia, si era rivolta ai carabinieri di San Donato il 12 aprile per denunciarne la scomparsa.
Temendo per la vita di Alessandro, sempre più depresso perché non trovava un’occupazione pur cercandola con ostinazione. Ma, a quanto pare, il sandonatese si sarebbe rifugiato in Toscana, a Marina di Pisa, sviando le ricerche dei carabinieri. E qui - in base alla prima ricostruzione - si sarebbe tolto la vita. Una vittima della crisi, di una Repubblica fondata sul lavoro, che ai suoi figli regala principi sulla carta costituzionale senza realizzarli. E lui, il 41enne di San Donato, dopo aver bussato alle porte di imprese e ditte senza ottenerne risposta, ha deciso di farla finita buttandosi nell’Arno. È suo il corpo che martedì è stato rinvenuto alla foce del fiume, ma in acqua sarebbe affogato prima di quella data. La tesi del gesto estremo è suffragata dal fatto che non ci sono segni di violenza sul cadavere, ora a disposizione dell’autorità giudiziaria, ma la polizia di Stato di Pisa, che vuole vedere chiaro in questa vicenda, ha aperto le indagini. Si dovrà per esempio far luce sui motivi che hanno spinto Alessandro fino in Toscana, mentre dagli esami sul corpo, forse si riuscirà a capire con maggiore grado di certezza quando è avvenuta la morte. La mamma Lidia, che fino all’ultimo ha sperato di ritrovare in vita il figlio, è stata informata dai carabinieri della stazione di San Donato del decesso. Ieri era in caserma con un borsone a compiere le ultime formalità prima di partire alla volta di Pisa per le pratiche di riconoscimento. Anche se dubbi che si tratti del 41enne sandonatese ce ne sono davvero pochi. Aveva con sé i documenti (ritrovati in acqua) e alcuni degli indumenti con cui s’era allontanato da casa, che risultano dalla denuncia presentata all’Arma di San Donato: i jeans, le scarpe da tennis, un berretto rosso, l’impermeabile scuro e uno zainetto blu. Alto all’incirca un metro e 70 centimetri, Alessandro aveva gli occhi neri, profondi, i capelli rasati e la barba incolta; un ragazzo capace, ma che attraversava un brutto momento e per questo motivo era seguito dall’Asl. Aveva tanta voglia di fare, voleva aiutare la mamma (che di lavori ne faceva più d’uno), ma non riusciva a trovare occupazione. Alla fine, come avrebbe denunciato la madre ai carabinieri, Alessandro le avrebbe detto che se non fosse riuscito a risolvere i suoi problemi, si sarebbe buttato nella Muzza. Poi una sera, dicendole che sarebbe andato a dormire da un amico, è scomparso e non ha fatto più ritorno a casa.Fonte: Il Cittadino

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...