Completato il primo dosso rallentatore in città secondo il piano
annunciato nei mesi scorsi. Sono stati ultimati con la settimana
corrente i lavori di cantiere in via Risorgimento angolo via Carducci
per la posa del dissuasore di velocità che rallenta in questo tratto
cittadino l’ingresso delle auto dalla statale Emilia.
L’opera in un pacchetto di interventi che andando avanti con l’anno dovrebbero coinvolgere, secondo le intenzioni annunciate dal Comune, anche via Tolstoj all’incrocio via Dostoevskij, l’angolo via Labriola-via Indipendenza a Borgolombardo e l’intersezione via Cervi-piazza Italia. In tutti i casi si tratta di punti particolarmente esposti a rischio della rete stradale cittadina, in generale per la facilità con cui viene consentito agli automezzi di accelerare. Era questo, almeno fino all’altro giorno il caso del primo pezzo di via Risorgimento, completamente sprovvisto di sistemi rallentatori della velocità fino alle due rotatorie di via Cavour e Repubblica, lontane centinaia di metri dalla confluenza con la statale 9. A questo punto la situazione migliora nel centro storico mentre si attendono altre misure di mitigazione. Nei giorni scorsi si è segnalata anche la polemica di una parte dell’opposizione politica sulla decisione di piazzare il primo T-Red, il semaforo con telecamera, alla svolta fra piazza Alfieri e viale Milano, cioè la via Emilia. Nei primissimi giorni di funzionamento il semaforo ha avuto un’efficacia strepitosa, “pizzicando” quasi ottocento trasgressori che sono passati col rosso oppure superando i limiti di velocità. Ma il coordinamento Pdl ha annotato che l’intersezione col Serenella non è particolarmente pericolosa, mentre lo è quella via Emilia-via Risorgimento.Fonte: Il Cittadino
L’opera in un pacchetto di interventi che andando avanti con l’anno dovrebbero coinvolgere, secondo le intenzioni annunciate dal Comune, anche via Tolstoj all’incrocio via Dostoevskij, l’angolo via Labriola-via Indipendenza a Borgolombardo e l’intersezione via Cervi-piazza Italia. In tutti i casi si tratta di punti particolarmente esposti a rischio della rete stradale cittadina, in generale per la facilità con cui viene consentito agli automezzi di accelerare. Era questo, almeno fino all’altro giorno il caso del primo pezzo di via Risorgimento, completamente sprovvisto di sistemi rallentatori della velocità fino alle due rotatorie di via Cavour e Repubblica, lontane centinaia di metri dalla confluenza con la statale 9. A questo punto la situazione migliora nel centro storico mentre si attendono altre misure di mitigazione. Nei giorni scorsi si è segnalata anche la polemica di una parte dell’opposizione politica sulla decisione di piazzare il primo T-Red, il semaforo con telecamera, alla svolta fra piazza Alfieri e viale Milano, cioè la via Emilia. Nei primissimi giorni di funzionamento il semaforo ha avuto un’efficacia strepitosa, “pizzicando” quasi ottocento trasgressori che sono passati col rosso oppure superando i limiti di velocità. Ma il coordinamento Pdl ha annotato che l’intersezione col Serenella non è particolarmente pericolosa, mentre lo è quella via Emilia-via Risorgimento.Fonte: Il Cittadino
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