venerdì 1 giugno 2012

Paullo - Una maxi protesta per avere più piste, in 900 su due ruote

Novecento partecipanti alla biciclettata di domenica, ma non sarà l’unica perché sabato prossimo verrà organizzata “Pedali nella notte”. E tanto per non farsi mancare nulla, un nuovo appuntamento è atteso tra il mese di giugno e quello di luglio: «Io lo faccio in bici», una protesta su “due ruote”, già proposta nei mesi precedenti, nata per far pressione sulla Provincia e tutti gli altri enti affinché sia realizzato il tratto ciclabile di collegamento tra Paullo e Mombretto.
La novità è il tentativo di coinvolgere direttamente i Comuni, Mediglia e Paullo, ai quali sarà richiesto di patrocinare l’evento. «Ci stiamo muovendo per la realizzazione di questa manifestazione e vorremmo che ad unirsi a noi, con il loro nome fossero le amministrazioni municipali - spiega Ezio Intropido, leader dell’associazione Paullo che Pedala -, perché in questo modo ci potremmo presentare con un’unica voce a chi di dovere. Pensiamo di portare più di mille biciclette in marcia fino a Pantigliate, dove nella precedente manifestazione avevamo posato simbolicamente una lapide di cartone». Un gesto ad effetto per segnalare, che all’altezza della futura passerella sulla Paullese, sarebbe «morta» la ciclabile, senza sbocchi per il collegamento tra Paullo e Mombretto. In quell’occasione il comune di Mediglia, aderendo in toto all’iniziativa, aveva partecipato con il sindaco Paolo Bianchi, l’assessore ai lavori pubblici Gianni Fabiano, il consigliere Marcello Tarenzi montando sulle bici «griffate» Provincia di Milano, da Paullo invece erano intervenuti i soli consiglieri di opposizione di A Sinistra per Cambiare (anche perché il sindaco era impegnato alla presentazione della nuova «Stireria sociale» presso la sede della cooperativa Il Carro). «Diciamo che in questi mesi - sintetizza Intropido - le biciclettate saranno tante. Ottima, per partecipazione e proposta, quella ecologica organizzata dal Comune di Paullo. Una pedalata che ha attraversato aree altrimenti interdette al passaggio, nella riserva del Mortone, scoprendo zone di pregio d’incredibile bellezza: c’erano 900 ciclisti e noi abbiamo dato il nostro contributo allestendo il punto ristoro a Villa Pompeiana».Fonte: Il Cittadino

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