«Salvate quella cappella dal degrado». In queste ore l’appello è
arrivato da un gruppo di melegnanesi. «La cappella di proprietà privata
con l’icona sacra situata nella centralissima via Frisi sul ponte del
fiume Lambro, infatti, versa in uno stato di perdurante degrado - hanno
incalzato i melegnanesi -. Le condizioni più critiche sono quelle del
tetto, che nella parte sinistra sembra sempre più pericolante». Di qui
la presa di posizione dei residenti di Melegnano.
«Siamo consapevoli che la struttura è privata - si sono affrettati a precisare -, ma riteniamo comunque necessario un pronto intervento di messa in sicurezza». Qualche tempo fa sulla querelle aveva preso posizione il consigliere comunale del Popolo della libertà Tiziano Bassi, che sulla questione aveva presentato un’interpellanza a palazzo Broletto. L’esecutivo guidato dal sindaco Vito Bellomo aveva quindi emesso un’ordinanza ad hoc per imporre alla proprietà di intervenire sulla cappella. Nella sua interpellanza Bassi aveva lamentato in particolare le cattive condizioni della grondaia e delle tegole, che erano pericolose per chi si trovava a passarci sotto. Tanto più che ogni giorno lungo il marciapiedi di via Frisi transitano centinaia di cittadini. Ed effettivamente, dopo il provvedimento di Bellomo, la cappella era stata interessata da un intervento di recupero che a questo punto, secondo i cittadini, si rende nuovamente necessario.Fonte: Il Cittadino
«Siamo consapevoli che la struttura è privata - si sono affrettati a precisare -, ma riteniamo comunque necessario un pronto intervento di messa in sicurezza». Qualche tempo fa sulla querelle aveva preso posizione il consigliere comunale del Popolo della libertà Tiziano Bassi, che sulla questione aveva presentato un’interpellanza a palazzo Broletto. L’esecutivo guidato dal sindaco Vito Bellomo aveva quindi emesso un’ordinanza ad hoc per imporre alla proprietà di intervenire sulla cappella. Nella sua interpellanza Bassi aveva lamentato in particolare le cattive condizioni della grondaia e delle tegole, che erano pericolose per chi si trovava a passarci sotto. Tanto più che ogni giorno lungo il marciapiedi di via Frisi transitano centinaia di cittadini. Ed effettivamente, dopo il provvedimento di Bellomo, la cappella era stata interessata da un intervento di recupero che a questo punto, secondo i cittadini, si rende nuovamente necessario.Fonte: Il Cittadino
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