sabato 9 giugno 2012

San Donato - Monticello, artigiani “sfrattati” dalle case

Cascina Monticello a San Donato: giugno mese della verità, entro il 30 si aspettano le prime opere nell’ex complesso agricolo e produttivo sulla strada per San Giuliano.
Secondo il Piano di recupero è infatti entro fine giugno che fra ex silos e capannoni artigianali dovrebbe arrivare il “via” per l’operazione immobiliare da 51mila metri cubi di insediamento residenziale, aree verdi e parcheggi. All’inizio dell’anno su cascina Monticello sono arrivati in successione l’approvazione comunale (sotto la giunta Dompè), quella del direttivo del Parco Agricolo Sud e la definizione degli ambiti di trasformazione inseriti nel Pgt. C’è però un problema non del tutto marginale che si proietta sull’insediamento di piccole medie imprese e realtà artigianali che da anni hanno trovato casa nel cortile fuori dalla cascina: «Non sappiamo letteralmente dove andare, alcuni di noi saranno costretti a sforzi enormi per mantenere l’attività in piedi». La ricostruzione di Monticello secondo un abito completamente diverso, fatto di palazzine e villette con diversi vincoli urbanistici e la salvaguardia delle parti nobili della cascina, secondo quanto dettato dalla convenzione dovrebbe svilupparsi in fasi distinte: 30 per cento dei 51mila metri cubi nel primo triennio; 40 per cento nei secondi tre anni e completamento (ultimo 30 per cento ) nei nove anni che vanno fino al 2021. Alla questione del recupero “primario” della corte cascinale si aggancia poi la cessione dei terreni circostanti come piattaforma per l’edilizia a prezzo calmierato: una norma questa come ben noto collegata all’avvio e completamento della Sesta Torre Eni, il palazzo del De Gasperi Est. Cascina Monticello esiste probabilmente dall’epoca medievale lungo una strada interna, anch’essa antichissima, che correva parallela alla via Emilia lungo la linea Triulzo - Bolgiano - Monticello - Carpianello. L’antichità del luogo è testimoniata da alcuni archi murati e dall’esistenza di un oggetto sacro romano, un’ara pagana, nel giardino curtense. In ogni caso, qui non si fa agricoltura e allevamento già da decenni, mentre le sedi delle attività artigianali in cortile sono in genere rappresentate da box e botteghe di prefabbricato. Gli elaborati del Piano di recupero (collocato nella zona relativamente più lontana da Milano di San Donato) mostrano case e villette per circa 600 abitanti nuovi, sempre con il sistema “step by step”. Sarà necessario realizzare anche duecento parcheggi e una nuova strada assai migliore dell’attuale, del tutto insufficiente, per immettersi sulla strada locale San Donato - Carpianello. Non viene escluso il collegamento ciclopedonale fra il nuovo “quartiere Monticello”, il Policlinico di piazza Malan e l’asse ciclopedonale in costruzione fra San Giuliano e la città confinante. Fonte: Il Cittadino

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