mercoledì 6 giugno 2012

San Donato - Via Di Vittorio chiede più attenzione

Via Di Vittorio: seimila persone nella via più popolosa, e popolare, di San Donato bussano alle porte del nuovo inquilino del Comune Andrea Checchi e della sua maggioranza di centrosinistra.
Con le loro rivendicazioni e i problemi tipici di una zona che a fatica si scrolla di dosso l’etichetta di “San Donato minore” o se si vogliono altri stereotipi, di “mezza San Giuliano”. Più servizi decentrati; strade e marciapiedi puliti meglio, un distaccamento della Polizia locale e multe più chiare per i divieti di sosta sembrano guidare la classifica delle cose da cose da chiarire, o da migliorare, per chi vive nella strada a fondo chiuso che si perde verso il “campagnone” di cascina Sestogallo. Basta entrare in un bar di quelli che affiancano la strada, ad esempio il “Brothers Bar” a pochi numeri civici dall’inizio, per avere un’idea abbastanza precisa della qualità della vita percepita nel quartiere. «In Via Di Vittorio sono necessari servizi che funzionino bene e manutenzioni regolari», la prende un po’ alla larga il titolare, mentre gli avventori si incaricano di definire meglio le aspettative. «Fino ad alcuni anni fa, ad esempio - aggiungono- lo sportello decentrato dell’anagrafe e della polizia locale era nella palazzina dove ci sono anche le Poste e il Centro anziani. Lì, più o meno in mezzo alla via, risultava equidistante e meglio raggiungibile dai palazzi anche senza prendere l’auto. Invece adesso, accorpandolo al Centro polifunzionale di via Parri, è tutto decentrato da un solo lato e quindi, per prendere l’auto, tanto vale andare fino al municipio principale». I residenti sollecitano anche il ritorno di un distaccamento della polizia locale (c’era, ma si parla di quasi dieci anni fa), ad integrazione dei turni di vigilanza di quartiere avviati in forma stabile negli anni scorsi. Un supermercato? «No, quello proprio non ci serve, ne abbiamo già abbastanza attorno», è la risposta. Piuttosto molti chiedono di fare chiarezza nel modo con cui la polizia urbana e gli ausiliari del traffico sanzionano le auto in sosta nei momenti in cui si effettua lo spazzamento strade. «Il martedì mattina, fra le 11 e mezzogiorno, fioccano le multe - osserva gente al bancone del bar- ma, al di là dell’orario che forse sarebbe da cambiare e anticipare, non si capisce perché multare chi ha l’auto in sosta se viene lavata solo la carreggiata centrale della via. Si vede nettamente la traccia del lavaggio solo dove c’è l’asfalto; le mattonelle non le lavano anche dove non sono segnati parcheggi, quindi a regola non si dovrebbero multare nemmeno le auto in sosta sulle mattonelle. Anche il parcheggio dietro le scuole di via Parri è difficile che venga passato tutto dalla spazzatrice; però anche lì la sanzione non manca mai».Fonte: Il Cittadino

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