martedì 10 luglio 2012

Con il Mortorino San Fiorano recupera un pezzo di storia

Un pezzo di San Fiorano che torna alla comunità. Così il sindaco del paese bassaiolo Antonio Mariani ha voluto commentare la cerimonia di inaugurazione dell’intervento di restauro e consolidamento statico del Mortorino, l’antico chiostro sanfioranese edificato nel 1765 e che fino al 1808 funzionò da cimitero del paese.
Il primo cittadino Mariani ha voluto ricordare il «lungo iter per la ristrutturazione del Mortorino che ha preso il via nel 2006 e si è potuto concretizzare solo ora grazie agli oneri ottenuti in compensazione dalla società Terna, realizzatrice dell’eletrodotto Chignolo Po-Maleo. Un contributo di 321mila euro ottenuto grazie ad una apposita convenzione tra comune e Terna firmata il 18 aprile 2011. Da allora - ha ricordato il sindaco - hanno preso il via i lavori con progettista l’architetto Mario Fugazza, l’ingegner Ugo Utica per la parte strutturale, l’impresa Edilpronto di Guardamiglio con il geometra Luca Dossena, il restauro pittorico di Alessandra D’Elia di Piacenza, l’impianto illuminazione diu Guido Molinelli di Caselle Landi e lo splendido prato interno della società agricola locale Antonelli cistati circa 290mila euro». Infine il sindaco Mariani ha ribadito l’intento dell’amministrazione comunale «con i soldi avanzati di restaurare i dipinti murali della Via Crucis del Mortorino opera di Giovanni Battista Ronchelli a partire dalla “Madonna delle Grazie con San Fiorano e le anime del purgatorio” nel centro della struttura». Il taglio del nastro tricolore è stato ad opera dell’assessore provinciale Nancy Capezzera che ha evidenziato «la sua felicità per il recupero di questo bene che è traccia e storia sdi San Fiorano e che merita di essere conosciuto anche al di fuori del territorio lodigiano. Per questo - ha sottolineato la Capezzera - sarà una delle tappe autunnali della rassegna Il Lodigiano e i suoi tesori». Infine l’architetto Mario Fugazza ha ricordato le fasi principali degli interventi eseguiti, dal rifacimento del tetto con vecchi coppi, al consolidamento di tutte le orditure in legno dell’antica copertura, al rifacimento di tutti gli intonaci esterni e la sistemazione delle molte crepe e fessure riscontrate nelle murature, oltre al consolidamento statico della parte di terreno interessata dai cedimenti, tramite “iniezioni” di materiali appositi. Alla cerimonia inaugurale, che ha visto anche la presentazione di un opuscolo dedicato all’evento, erano presenti anche il parroco di San Fiorano don Luca Maisano e i sindaci di Corno Giovine Paolo Belloni, di Corno Vecchio Giuseppe Bragalini e di Maccastorna Piero Giovanetti oltre all’assessore locale alla cultura Maria Teresa Cigolini.Fonte: Il Cittadino

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