venerdì 20 luglio 2012

Corte Palasio - Missione speciale per far rinascere l’Adda

Dopo il Po, l’obiettivo “numero due” è prendersi cura dell’Adda: bellissima e tutta da... navigare. Palazzo San Cristoforo non ha ancora stilato progetti o valutato dettagli, eppure l’ambizione sarebbe quella di prevedere una serie di attracchi per solcare il fiume, primo tra tutti al Casellario di Corte Palasio, considerato da moltissimi lodigiani uno degli scorci più suggestivi.
«Spesso si pensa che le cose siano scontate ma non è così - afferma l’assessore all’urbanistica della Provincia di Lodi, Nancy Capezzera -, per portare il turismo servono infrastrutture e pianificazioni, un lavoro che è stato fatto per il Po e che ci ha regalato grandi soddisfazioni. Dal cambio dell’attracco a Corte Sant’Andrea all’approdo di una nuova nave, sono stati portati a termine diversi progetti ma non si può pensare a un sistema turistico che prenda in considerazione solo una parte del territorio. Adesso il sogno è quello di occuparsi dell’Adda, un fiume che viviamo ogni giorno, siamo talmente abituati ad averlo che lo diamo quasi per scontato. È necessario cambiare l’approccio, non solo attraverso la realizzazione di piste ciclabili». L’argomento è stato affrontato nel corso di una riunione con il Consorzio Navigare l’Adda: «Si possono creare nuove possibilità - aggiunge la Capezzera -, valorizzando il verde, ripulendo il greto del fiume, occupandosi della flora e della fauna». La Provincia approfitta dell’occasione per “gettare l’amo” al Comune di Lodi, proponendo al Broletto di confrontarsi sulla questione: «La città ha realizzato ciclabili e difese spondali - dichiara l’assessore -, vorrei che senza divisioni politiche tutti abbiano a cuore il turismo sull’Adda. A Bertonico un attracco c’è già, si potrebbe realizzare anche al Casellario e magari nel capoluogo. Ci aspettiamo che anche gli altri Comuni interessati abbiano la stessa coesione dimostrata da quelli della Bassa». Anche il prefetto Pasquale Antonio Gioffrè si è dimostrato sensibile alla proposta e ha intenzione di convocare un tavolo sull’argomento.L’obiettivo è condiviso in tutto e per tutto dal presidente di via Fanfulla, Pietro Foroni, pur nella consapevolezza che il ragionamento sia molto complesso da definire. «In questo momento non ci sono certezze, mancano ancora i dettagli - spiega -. Abbiamo potuto constatare l’entusiasmo della gente sul Po, con 550 navigazioni gratuite nel week end, in questo caso c’erano ancora molte cose da fare mentre l’Adda è più strutturata. Naturalmente si deve ragionare non su grandi attracchi e grosse imbarcazioni bensì su mezzi più piccoli». Foroni ritiene che anche per la città del Barbarossa il progetto possa rappresentare un valore aggiunto: «Sappiamo che c’è già stato un tentativo in passato poi fallito, se la nostra mediazione può servire a realizzarlo noi siamo pronti a fare tutte le valutazioni del caso».Fonte: Il Cittadino

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