sabato 21 luglio 2012

Paullese-Tem: per Gatti i fondi non sono garantiti

Paullese e tangenziale est esterna milanese sono legate a doppio filo. Poco meno della metà dei 57 milioni previsti per il secondo lotto dei lavori di ampliamento dell'ex statale 415 li metterà proprio Tem come risulta dal "Protocollo d'intesa tra Regione Lombardia, Province di Milano, Lodi, Cremona e i Comuni di Pantigliate, Zelo Buon Persico, Spino d'Adda e Paullo per il completamento dei lavori di riqualifica e potenziamento della Sp ex Ss 415 Paullese" discusso giovedì pomeriggio a Palazzo Isimbardi. Il voto sul Protocollo di intesa si terrà nella prossima seduta del Consiglio provinciale fissata per il 26 luglio alle ore 15. Impegni che saranno dunque messi nero su bianco, anche se non tutti sono realmente soddisfatti. Intervenendo al consiglio provinciale il capogruppo in Provincia di Milano per Lista un'Altra Provincia, Prc, PdCI, Massimo Gatti ne ha spiegato le ragioni parlando di "ennesima farsa". «I lavori, che hanno un ritardo di almeno vent'anni e che devono essere completati subito e in sicurezza, - ammonisce Gatti - vengono invece subordinati ai conti delle società della galassia Tem (Tangenziale Est Esterna Milano). Su 57 milioni necessari ai lavori, infatti, solo poco più della metà vengono finanziati da Regione. Regione e Provincia di Milano, targate Pdl-Lega, non hanno il coraggio di chiedere nulla al Governo che ha tagliato tutti fondi a suo tempo stanziati. Comunque, secondo criteri minimi di buona amministrazione, nei cantieri si procede linearmente e quindi si deve completare il primo lotto a regola d'arte con l'adeguamento dei parcheggi e l'eliminazione dei semafori a San Donato e proseguendo da Pantigliate, chilometro dopo chilometro, comprendendo e non saltando il ponte sull'Adda. Le istituzioni pubbliche hanno il dovere di completare le opere pubbliche e devono far rispettare le leggi e le regole a tutti, compreso Tem Spa che in questi giorni, con arroganza, sta gravemente danneggiando il nostro territorio portando avanti sondaggi e trivellazioni».
La Tem regala le piste per le bici  - La nuova tangenziale esterna sceglie la bicicletta come “cavallo” portalettere e promette 30 chilometri in più di piste ciclopedonali intrecciate al collegamento Cerro al Lambro-Agrate Brianza. Anche se per ora la Tem è iniziata da quello che importa di più - l’asse della carreggiata principale, già ben visibile a Casalmaiocco e Riozzo - i vertici di Milano tornano a rassicurare: faremo anche le ciclabili, trenta chilometri nuovi. Nel frattempo Tangenziali esterne spa ha perfezionato un accordo con Urban Bike Messenger, società milanese specializzata in consegne su pedali, per garantire l’interscambio di materiali esclusivamente da corrieri in bici. In pratica tutto il materiale che inevitabilmente dovrà essere stampato, imbustato e recapitato mentre si lavora alla tangenziale - quando non bastano e mail e altri sistemi - andrà da una parte all’altra di Milano, ad esempio dal quartiere generale Tem di corso Garibaldi agli uffici Impregilo o di altri costruttori, portato a pedali da Urban Bike. Fuori città, non siamo al Tour de France sotto il cui “stellone” è nata l’iniziativa: qualche auto dovrà pur girare. «Una scelta ecosostenibile, che azzera le emissioni inquinanti ed elimina i mezzi a motore dove non sono necessari» hanno commentato i rappresentanti di Te e Ubm dopo la sigla del protocollo. Contestualmente il gruppo di progettazione di grandi opere, presieduto da Raffaello Berardi e diretto da Antonio Marano, ha ribadito che man mano che la Tem si allungherà nel suo tracciato saranno realizzati 30 chilometri di piste ciclopedonali nuove. Nel Sudmilano gli impegni più importanti riguardano l’area di Comazzo e Lavagna e quella di San Zenone-Cerro al Lambro. A Comazzo va potenziata la rete turistica attorno all’oratorio di Rossate, mentre per la zona di San Zenone-Cerro al Lambro il problema è lo scavalcamento del “Canaròn”, il cavo Marocco, che dovrebbe avvenire mediante un nuovo ponte sul fiume Lambro e non sulla suggestiva ma pericolosa condotta che sovrasta l’alveo. Tornando alla scelta di affidarsi a pony express che consumano solo energia muscolare e niente benzina, l’accordo rientra in una serie di iniziative “verdi” che continueranno con altre puntate. «Tem rappresenta un grande punto di svolta per l’occupazione e l’introduzione di una mobilità di tipo nuovo nel milanese - ha commentato la manager Tem Chiara Pochetti - è un’infrastruttura che sta già dando impulso all’occupazione, con cento posti nuovi creati dall’apertura delle aree di cantiere. La fluidificazione del traffico si tradurrà in 150 tonnellate di anidride carbonica in meno, sotto forma di emissioni inquinanti, di 30 milioni di euro di carburante risparmiati e otto milioni di ore in coda di meno per i pendolari».Fonte: Il Cittadino

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