Sessantacinquemila veicoli al giorno, 40mila tra Peschiera e Paullo, che
finalmente non rimarranno incolonnati per ore sulla Paullese.
Ieri la prova del nove, con l'apertura della galleria artificiale di Vigliano, che ha consentito di "cancellare" la deviazione del traffico su Mombretto e soprattutto di sveltirlo in maniera sensibile. Negli orari di punta si risparmiano almeno 30 minuti al ritorno da Milano verso Crema, su tutta la tratta, mentre una decina sul versante opposto secondo le stime calcolate dai pendolari. «Resta da valutare il tutto - commenta Enzo Galbiati, sindacalista di Filt Cgil - quando verrà aperto anche il cavalcavia sulla Cerca che attualmente è bloccato. In ogni caso i risultati sono decisamente incoraggianti, soprattutto per chi va da Milano a Crema, non più costretto a deviare su Mombretto. Paradossalmente in direzione opposta non sono così visibili i vantaggi: chi arriva da Crema, all'altezza della Cerca, dovendo passare sotto il cavalcavia deve dare la precedenza a chi si immette da Mombretto e ciò provoca rallentamenti. Le file si formano dalla rotonda di Zelo fino a qui. Bisognerà avere ancora un po' di pazienza, fino all'apertura del cavalcavia». Centotrenta metri di ponte che saranno presto ultimati, manca infatti solo la pavimentazione. Avrebbe forse avuto senso attendere fino ad allora per vera inaugurazione, o addirittura il 9 settembre, quando l'intero lotto sarà terminato. Lo pensa il capogruppo in Provincia di Milano per la lista un'Altra Provincia, Prc, PdCI, Massimo Gatti: «È' l'ennesima farsa, una pseudo inaugurazione di una parte del primo lotto della Paullese che, ad oggi, dopo vent'anni di travagli, risulta ancora vergognosamente incompleto. Una semi-inaugurazione per addetti ai lavori organizzata in un vero e proprio bunker sotterraneo. Formigoni, Podestà, Cattaneo e De Nicola ora devono spiegare alla cittadinanza come intendono completare l'opera procedendo in continuità e comprendendo il nuovo ponte sull'Adda oggi completamente ignorato. Serve chiarezza anche su cosa ne sarà dell'ampliamento del parcheggio presso la metropolitana di San Donato Milanese e sull'eliminazione dei semafori nel territorio limitrofo su cui non hanno detto nulla. Che fine hanno fatto poi il progetto del biglietto unico e gli interventi per migliorare le condizioni di viaggio nel trasporto pubblico locale?».Fonte: Il Cittadino
Ieri la prova del nove, con l'apertura della galleria artificiale di Vigliano, che ha consentito di "cancellare" la deviazione del traffico su Mombretto e soprattutto di sveltirlo in maniera sensibile. Negli orari di punta si risparmiano almeno 30 minuti al ritorno da Milano verso Crema, su tutta la tratta, mentre una decina sul versante opposto secondo le stime calcolate dai pendolari. «Resta da valutare il tutto - commenta Enzo Galbiati, sindacalista di Filt Cgil - quando verrà aperto anche il cavalcavia sulla Cerca che attualmente è bloccato. In ogni caso i risultati sono decisamente incoraggianti, soprattutto per chi va da Milano a Crema, non più costretto a deviare su Mombretto. Paradossalmente in direzione opposta non sono così visibili i vantaggi: chi arriva da Crema, all'altezza della Cerca, dovendo passare sotto il cavalcavia deve dare la precedenza a chi si immette da Mombretto e ciò provoca rallentamenti. Le file si formano dalla rotonda di Zelo fino a qui. Bisognerà avere ancora un po' di pazienza, fino all'apertura del cavalcavia». Centotrenta metri di ponte che saranno presto ultimati, manca infatti solo la pavimentazione. Avrebbe forse avuto senso attendere fino ad allora per vera inaugurazione, o addirittura il 9 settembre, quando l'intero lotto sarà terminato. Lo pensa il capogruppo in Provincia di Milano per la lista un'Altra Provincia, Prc, PdCI, Massimo Gatti: «È' l'ennesima farsa, una pseudo inaugurazione di una parte del primo lotto della Paullese che, ad oggi, dopo vent'anni di travagli, risulta ancora vergognosamente incompleto. Una semi-inaugurazione per addetti ai lavori organizzata in un vero e proprio bunker sotterraneo. Formigoni, Podestà, Cattaneo e De Nicola ora devono spiegare alla cittadinanza come intendono completare l'opera procedendo in continuità e comprendendo il nuovo ponte sull'Adda oggi completamente ignorato. Serve chiarezza anche su cosa ne sarà dell'ampliamento del parcheggio presso la metropolitana di San Donato Milanese e sull'eliminazione dei semafori nel territorio limitrofo su cui non hanno detto nulla. Che fine hanno fatto poi il progetto del biglietto unico e gli interventi per migliorare le condizioni di viaggio nel trasporto pubblico locale?».Fonte: Il Cittadino
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