mercoledì 25 luglio 2012

Somaglia - La riserva naturale di Monticchie si appresta a “diventare grande”

La riserva naturale Monticchie candidata per diventare uno dei due centri di osservazione della biodiversità in Lombardia. L’oasi di Somaglia potrebbe presto diventare presidio di controllo e di mappatura delle specie floro-faunistiche lombarde. Nulla di ufficiale al momento ma il nome di Monticchie in pole position per l’investitura di Regione Lombardia a osservatorio della biodiversità è stata confermata dallo stesso direttore scientifico della riserva Luca Canova. La Regione infatti avrebbe intenzione di creare dei laboratori per l’osservazione della biodiversità, potenziando l’attuale centro sperimentale anfibi che a Monticchie monitora il territorio dal Mantovano al Pavese.Ma cosa può fare un centro di osservazione per la biodiversità? «Può colmare la più grande lacuna che oggi abbiamo, vale a dire la non conoscenza di quel che stiamo perdendo, - ha dichiarato Canova - perché mentre noi proteggiamo efficacemente gli aironi, si perdono annualmente migliaia di specie, per lo più piccole: il Po ha perso (in meno di 10 anni, ndr) più di tre quarti della composizione ittica originaria, le specie ittiche che solo 20 anni fa nemmeno guardavi, tanto erano comuni, ora sono localmente estinte come savetta, pigo, luccio, vairone, storione». «Un centro non può fermare processi globali, - ha continuato Canova - ma può tenere sotto osservazione regolare e costante alcuni ecosistemi, cogliendo subito alcuni segnali e trasmettendoli subito all’ente competente». Per esempio? «Se ci fosse stato un centro, ci saremmo accorti subito che nel Po stava avvenendo una catastrofe ecologica senza proporzioni - ha esemplificato Canova - o avremmo capito subito la dimensione dell’invasione della zanzara tigre che è anche un serio problema sanitario oppure avremmo potuto arginare subito l’invasione delle nutrie». Il tutto secondo un modello già sperimentato a Monticchie. «Monticchie si è accorta per prima della presenza del cinghiale e immediatamente ha messo in moto un processo che, localmente, ha tamponato le cose, - ha concluso Canova - e il risultato è che siamo passati da venti a due animali in 12 mesi».Fonte: Il Cittadino

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