Nessuno mai se lo aspetterebbe ma le loro apparecchiature hanno pure
circumnavigato l’America del Sud, installate sulla barca “Adriatica”
della trasmissione “Turisti per caso” condotta da Patrizio Roversi e
Syusy Blady: sul battello, proprio la tecnologia firmata H2Nitidor ha
prodotto e stoccato l’idrogeno servito ad alimentare di energia tutti i
servizi ausiliari di “Adriatica”.
E del resto, il know-out di questa azienda che si trova al civico 49 di via Molinari è rinomato ben oltre i confini nazionali. Un’esperienza maturata con passione da oltre un decennio da questa azienda nata a Castiglione d’Adda ma dal 1999 approdata a Codogno, una decina di dipendenti e collaboratori, tutti ingegneri e tecnici di prim’ordine in arrivo dal territorio. Strategici i rapporti professionali in capo alla H2Nitidor (tra questi Enel, Boeing e Thales Alenia Space), stretti i legami che quest’impresa ha con diverse università (dai Politecnici di Milano e di Torino alla Sapienza di Roma), ampia la gamma di nazioni in cui le apparecchiature progettate e realizzate dalla H2Nitidor vengono esportate (in Europa, ma anche in India e Brasile). Sempre progettata da H2Nitidor è anche la centrale-scultura denominata “Diamante”, progetto congiunto tra università di Pisa ed Enel che dal 2009 sta illuminando i viali del parco di Pratolino, nel comune di Vaglia (Firenze). Anche in questo caso a vincere è sempre la produzione di energia “pulita”: l’idrogeno viene prodotto da pannelli fotovoltaici, in una filiera di energia assolutamente non inquinante. E per il futuro? Tra i progetti in cantiere, anche quello di una bicicletta elettrica alimentata a idrogeno, che potrebbe essere una soluzione a livello planetario. Il primo veicolo è già stato realizzato, con tanto di pensilina a pannelli fotovoltaici annessa. Entro fine estate questa ecologica bicicletta volerà diretta in Malesia.Fonte: Il Cittadino
E del resto, il know-out di questa azienda che si trova al civico 49 di via Molinari è rinomato ben oltre i confini nazionali. Un’esperienza maturata con passione da oltre un decennio da questa azienda nata a Castiglione d’Adda ma dal 1999 approdata a Codogno, una decina di dipendenti e collaboratori, tutti ingegneri e tecnici di prim’ordine in arrivo dal territorio. Strategici i rapporti professionali in capo alla H2Nitidor (tra questi Enel, Boeing e Thales Alenia Space), stretti i legami che quest’impresa ha con diverse università (dai Politecnici di Milano e di Torino alla Sapienza di Roma), ampia la gamma di nazioni in cui le apparecchiature progettate e realizzate dalla H2Nitidor vengono esportate (in Europa, ma anche in India e Brasile). Sempre progettata da H2Nitidor è anche la centrale-scultura denominata “Diamante”, progetto congiunto tra università di Pisa ed Enel che dal 2009 sta illuminando i viali del parco di Pratolino, nel comune di Vaglia (Firenze). Anche in questo caso a vincere è sempre la produzione di energia “pulita”: l’idrogeno viene prodotto da pannelli fotovoltaici, in una filiera di energia assolutamente non inquinante. E per il futuro? Tra i progetti in cantiere, anche quello di una bicicletta elettrica alimentata a idrogeno, che potrebbe essere una soluzione a livello planetario. Il primo veicolo è già stato realizzato, con tanto di pensilina a pannelli fotovoltaici annessa. Entro fine estate questa ecologica bicicletta volerà diretta in Malesia.Fonte: Il Cittadino
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