Scoppia un incendio (forse doloso) nel bosco vicino alla Muzza. I vigili
del fuoco sono stati chiamati domenica sera, intorno alle 22, dai
residenti di una cascina fra Mairago e Basiasco, che si erano accorti
del fumo e delle fiamme che si alzavano dalla vegetazione.
L’intervento, però, non è stato semplice, visto che il punto interessato dal rogo era praticamente irraggiungibile per i mezzi di soccorso a disposizione dei pompieri: la vegetazione infatti era molto fitta e non c’era nessuna strada che vi si addentrava. Anche per questo le operazioni dei pompieri si sono prolungate per diverse ore, fino a dopo mezzanotte, con il rischio che le fiamme si propagassero a dismisura su una superfice sempre più vasta. Alla fine, comunque, l’area interessata è stata di circa 500 metri quadrati.I mezzi sono arrivati fin dove è stato possibile, fra Mairago e la frazione Basiasco, guidati dagli stessi residenti della cascina che conoscono bene quella zona. Da lì i vigili del fuoco hanno provato a spruzzare l’acqua a lunga distanza, attingendo direttamente dal canale Muzza, ma poi sono dovuti inoltrarsi a piedi per diversi metri nella fitta vegetazione (l’area interessata risulta “demaniale”) e spegnere il fuoco “a mano”, gettando sulle fiamme la terra con secchi e badili per riuscire a contenerle e domarle. Una volta completato il lavoro, dopo circa tre ore, sono iniziate le indagini per chiarire l’origine del rogo. I vigili del fuoco non hanno trovato nessun elemento che potesse permettere di dire con certezza che fosse un incendio doloso, ma in quel punto non c’era comunque nessuna fonte di elettricità o altre cose che potessero avvalorare la tesi di un evento “accidentale” o di un cortocircuito e così, visto che gli incendi non scoppiano senza una causa, l’ipotesi avanzata è quella del dolo. Sul posto comunque non è stato richiesto l’intervento né dei carabinieri né di altre autorità competenti a far luce su questo episodio.Sempre domenica notte è scoppiato un altro incendio, di piccole dimensioni, nella zona più a sud della provincia a ridosso del fiume Po. Alcune sterpaglie hanno preso fuoco infatti sull’argine e così sono intervenuti i vigili del fuoco per spegnere le fiamme. In questo caso però l’intervento è stato più rapido e ha creato meno difficoltà.Fonte: Il Cittadino
L’intervento, però, non è stato semplice, visto che il punto interessato dal rogo era praticamente irraggiungibile per i mezzi di soccorso a disposizione dei pompieri: la vegetazione infatti era molto fitta e non c’era nessuna strada che vi si addentrava. Anche per questo le operazioni dei pompieri si sono prolungate per diverse ore, fino a dopo mezzanotte, con il rischio che le fiamme si propagassero a dismisura su una superfice sempre più vasta. Alla fine, comunque, l’area interessata è stata di circa 500 metri quadrati.I mezzi sono arrivati fin dove è stato possibile, fra Mairago e la frazione Basiasco, guidati dagli stessi residenti della cascina che conoscono bene quella zona. Da lì i vigili del fuoco hanno provato a spruzzare l’acqua a lunga distanza, attingendo direttamente dal canale Muzza, ma poi sono dovuti inoltrarsi a piedi per diversi metri nella fitta vegetazione (l’area interessata risulta “demaniale”) e spegnere il fuoco “a mano”, gettando sulle fiamme la terra con secchi e badili per riuscire a contenerle e domarle. Una volta completato il lavoro, dopo circa tre ore, sono iniziate le indagini per chiarire l’origine del rogo. I vigili del fuoco non hanno trovato nessun elemento che potesse permettere di dire con certezza che fosse un incendio doloso, ma in quel punto non c’era comunque nessuna fonte di elettricità o altre cose che potessero avvalorare la tesi di un evento “accidentale” o di un cortocircuito e così, visto che gli incendi non scoppiano senza una causa, l’ipotesi avanzata è quella del dolo. Sul posto comunque non è stato richiesto l’intervento né dei carabinieri né di altre autorità competenti a far luce su questo episodio.Sempre domenica notte è scoppiato un altro incendio, di piccole dimensioni, nella zona più a sud della provincia a ridosso del fiume Po. Alcune sterpaglie hanno preso fuoco infatti sull’argine e così sono intervenuti i vigili del fuoco per spegnere le fiamme. In questo caso però l’intervento è stato più rapido e ha creato meno difficoltà.Fonte: Il Cittadino
Nessun commento:
Posta un commento