venerdì 31 agosto 2012

Un rete d’acqua e percorsi protetti

Basso Lodigiano in sella: un anello ciclopedonale da 100 chilometri racchiuderà le bellezze della Bassa. Ieri pomeriggio a Corno Giovine nell’ambito della festa di San Michele è stato presentato il progetto di intervento sui colatori del sistema Ancona - Mortizza - Allacciante - Gandiolo: si tratta del collettore generale di bonifica che sarà messo in sicurezza dal punto di vista idraulico e valorizzato come percorso ciclopedonale da oltre 48 chilometri.
Questo percorso andrà poi a congiungersi col secondo asse, l’argine maestro del Po, la cui riqualificazione di circa 50 chilometri sarà a cura della Provincia di Lodi. Il maxi anello ciclopedonale rientra nel più ampio progetto “Lodigiano per Expo 2015”, partecipato da palazzo San Cristoforo e coordinato dallo Ster di Lodi. Nel convegno “Le ciclabili ed il Po nel Lodigiano. Progetti per la valorizzazione del nostro territorio” presso lo chalet di Mino Belli, il Consorzio di Bonifica Muzza del Basso Lodigiano, per voce di Fausto Cremascoli, si è concentrato sui lavori lungo l’asse Ancona - Mortizza - Allacciante - Gandiolo che saranno sviluppati in collaborazione con Aipo a partire dal 30 settembre con scadenza per il 31 marzo 2014. L’investimento è consistente: 2 milioni di euro saranno necessari solo per le opere idrauliche e poco meno di due milioni di euro serviranno a rendere percorribili le strade di campagna lungo gli argini di questi canali collegandole poi con le strade golenali lungo le sponde del Po. «L’obiettivo dell’intervento è riqualificare le alzaie per creare piste ciclopedonali e mettere in sicurezza i percorsi dal punto idraulico, un lavoro propedeutico allo sviluppo delle ciclabili - ha spiegato Cremascoli - per cui saranno realizzate strade con materiali naturali (i percorsi non saranno asfaltati, ndr), saranno risolte le interferenze con la viabilità ordinaria e saranno implementati gli arredi come bacheche e punti di ristoro, oltre alla piantumazione di 400 piante pronto effetto e 7300 piantine forestali». «Con questo intervento si risolveranno i punti di discontinuità lungo il sistema ciclabile che spazia da Castelnuovo a Orio Litta - ha spiegato Cremascoli - anche se le strade resteranno comunque segnalate come strade di servizio per il canale». «Così il Consorzio Muzza dimostra ancora una volta di non essere solo un regolatore di flussi - ha dichiarato il presidente Ettore Grecchi - ma di prestare attenzione all’ambiente». Marco Chiesa, vicedirettore del Consorzio ha condotto quindi un excursus storico sul Lodigiano da territorio paludoso e alluvionale a popolosa Provincia che molto deve all’ingegner Antonio Tosi col canal Tosi.Tra il pubblico numerosi sindaci della Bassa. Il plauso per l’intervento di valorizzazione del Po è giunto anche dal sindaco di Corno Giovine Paolo Belloni e dal presidente della Pro Loco Ugo Cecconi, ma è da Paola Vailati Riboni che è giunto l’invito ad andare oltre. «Forse non tutti sanno che è nato “Lodigiano a ruota libera”, - ha spiegato la Vailati - un gruppo di imprenditori che vogliono promuovere il turismo sul territorio: il mio invito è quello a sedersi insieme intorno a un tavolo per fare sinergia».Fonte: Il Cittadino

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