Sversamento di idrocarburi nel cavo Marocco, rischio inquinamento tra
Sudmilano e Lodigiano. A lanciare l’allarme è stato il noto
ambientalista Luigi Visigalli, che attorno alle 13 di ieri stava
portando in giro il cane nelle campagne attorno a Casalmaiocco.
«E così all’altezza della frazione di Cologno, in arrivo da nord e dirette verso sud, ho visto che l’acqua del cavo Marocco presentava evidenti chiazze scure - ha spiegato Visigalli -. Qualcuno, insomma, doveva averci gettato degli idrocarburi».Immediata è scattata la segnalazione al Consorzio polizia locale Nord Lodigiano, i cui agenti sono subito accorsi a Casalmaiocco. Le forze dell’ordine hanno quindi compiuto un attento sopralluogo nei vari punti del cavo Marocco. Dalla zona di Casalmaiocco, infatti, si sono spostati sino alla provinciale Pandina ai confini tra Dresano e Mulazzano.In un secondo tempo, poi, sul posto sono arrivati anche Pierantonio Spelta e Agostino Tommaseo, il primo comandante del Consorzio polizia locale Nord Lodigiano e il secondo responsabile invece dei vigili di Dresano. E alla fine gli esperti, che hanno allertato la polizia provinciale di Lodi, hanno rilevato l’effettiva presenza di idrocarburi.L’ipotesi più plausibile è che in mattinata qualcuno abbia pulito una cisterna nella zona nord del cavo Marocco, dove avrebbe gettato le sostanze inquinanti. Probabilmente la speranza era che, con la pioggia prevista già per ieri mattina, le sostanze tossiche potessero diluirsi con l’acqua piovana.Ma così non è stato. Ecco perchè nel primo pomeriggio Visigalli ha notato nitidamente le chiazze di idrocarburi. «Non è la prima volta del resto che il cavo Marocco finisce vittima di fenomeni di questo tipo - ha affermato l’ambientalista in conclusione -. Ecco perché dobbiamo rimanere sempre con gli occhi aperti. Tanto più che il cavo Marocco attraversa gran parte del territorio ai confini tra il Sudmilano e il Lodigiano».Ieri non è stata comunque segnalata alcuna moria di pesci, con le forze dell’ordine che in queste ore stanno continuando a monitorare attentamente la situazione.Fonte: Il Cittadino
«E così all’altezza della frazione di Cologno, in arrivo da nord e dirette verso sud, ho visto che l’acqua del cavo Marocco presentava evidenti chiazze scure - ha spiegato Visigalli -. Qualcuno, insomma, doveva averci gettato degli idrocarburi».Immediata è scattata la segnalazione al Consorzio polizia locale Nord Lodigiano, i cui agenti sono subito accorsi a Casalmaiocco. Le forze dell’ordine hanno quindi compiuto un attento sopralluogo nei vari punti del cavo Marocco. Dalla zona di Casalmaiocco, infatti, si sono spostati sino alla provinciale Pandina ai confini tra Dresano e Mulazzano.In un secondo tempo, poi, sul posto sono arrivati anche Pierantonio Spelta e Agostino Tommaseo, il primo comandante del Consorzio polizia locale Nord Lodigiano e il secondo responsabile invece dei vigili di Dresano. E alla fine gli esperti, che hanno allertato la polizia provinciale di Lodi, hanno rilevato l’effettiva presenza di idrocarburi.L’ipotesi più plausibile è che in mattinata qualcuno abbia pulito una cisterna nella zona nord del cavo Marocco, dove avrebbe gettato le sostanze inquinanti. Probabilmente la speranza era che, con la pioggia prevista già per ieri mattina, le sostanze tossiche potessero diluirsi con l’acqua piovana.Ma così non è stato. Ecco perchè nel primo pomeriggio Visigalli ha notato nitidamente le chiazze di idrocarburi. «Non è la prima volta del resto che il cavo Marocco finisce vittima di fenomeni di questo tipo - ha affermato l’ambientalista in conclusione -. Ecco perché dobbiamo rimanere sempre con gli occhi aperti. Tanto più che il cavo Marocco attraversa gran parte del territorio ai confini tra il Sudmilano e il Lodigiano».Ieri non è stata comunque segnalata alcuna moria di pesci, con le forze dell’ordine che in queste ore stanno continuando a monitorare attentamente la situazione.Fonte: Il Cittadino
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