giovedì 20 settembre 2012

«Internet veloce in tutta la Lombardia»

Diffondere la cultura del digitale e ridurre il digital divide infrastrutturale: il rilancio del Paese e del Lodigiano passa dalla rivoluzione digitale, fra netbook e lavagne interattive in aula e banda larga estesa a tutto il territorio. In tempi di crisi e di spending review la digitalizzazione diventa «un vero e proprio strumento a sostegno della competitività».
È quanto sostiene l’assessore regionale alla semplificazione e digitalizzazione Carlo Maccari che ieri pomeriggio ha tenuto all’istituito Cesaris di Casale una lezione sull’agenda digitale rivolta alle istituzioni e ai rappresentanti delle realtà economiche e sociali della Provincia di Lodi, rappresentata dal vicepresidente Claudio Pedrazzini, affiancato da Giuliana Cornelio dello Ster di Lodi. Si tratta dell’agenda che Regione Lombardia, anticipando i governi italiani, ha cominciato a mettere in pratica da tempo, sulla scia delle priorità della Comunità Europea, mentre si attende tuttora il lungo parto dell’agenda digitale nazionale. «Noi ci crediamo al digitale - ha spiegato Maccari - e siamo certi che l’esempio debba venire dal pubblico».Salito in cattedra, l’assessore Maccari non ha impartito una lezione teorica sulla digitalizzazione ma, numeri alla mano, ha svelato gli esempi di digitalizzazione lombarda che già esistono.«La scelta di incontrarci in questa scuola, non è casuale - ha spiegato Maccari, affiancato dalla dirigente scolastica Maria Teresa Cigolini -: l’istituto è un chiaro esempio di innovazione tecnologica al servizio degli studenti e delle famiglie». Quest’anno il Cesaris insieme ad altri quattro istituti superiori del Lodigiano (IIS di Codogno, San Francesco, Bassi, Volta di Lodi) ha ottenuto un finanziamento dal recente bando “generazione web” per l’acquisto di netbook e tablet e lavagne interattive per quattro classi di prima e terza superiore. Un progetto su cui complessivamente il Pirellone ha investito 6 milioni di euro insieme ai 4 milioni del Ministero. Ma ben oltre i buoni propositi, un’agenda digitale credibile necessita di infrastrutture adeguate che spesso ancora sono inesistenti: in 35 Comuni lodigiani la banda larga agli esordi del 2012 era ancora una chimera. Per questo Regione Lombardia ha cofinanziato con 41 milioni di euro un progetto per l’annullamento del digital divide, che garantirà un collegamento a Internet veloce al 99,7 per cento della popolazione lombarda. I dieci comuni in cui il digital divide è stato superato sui 35 deficitari sono Camairago, Casaletto Lodigiano, Caselle Lurani, Castiglione d’Adda, Cavacurta, Galgagnano, Graffignana, Massalengo, Salerano sul Lambro, Pieve Fissiraga. Ma Regione Lombardia sta già guardando oltre: è in elaborazione il progetto per istituire la banda ultralarga ed essere in linea con la velocità delle altre linee europee.Fonte: Il Cittadino

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