martedì 11 settembre 2012

La Paullese “raddoppia” solo per metà

La Paullese da ieri è un’“autostrada” dove i pendolari filano a velocità prima impensate con l’entrata in funzione ufficiale del lotto uno. Ma resta la strozzatura della rotonda di Settala, dove le ruspe continuano a scavare e le corsie sono rimaste una per senso di marcia. E restano i semafori di San Donato, residuo antico di quando le rotonde esistevano solo negli Stati Uniti e in Italia si dava la precedenza. Ieri mattina è stato inaugurato - anche se il termine è inesatto, perchè di fatto già si transitava - il primo tratto della provinciale 415 a quattro carreggiate. Da San Donato all’intersezione con la Cerca.
In sostanza d’ora in poi, in via definitiva e in una logica “normalizzatrice”, senza tagli di nastro, la Paullese nel suo tratto più vicino a Milano ha quattro corsie. E si viaggia, perchè il primo giorno, fra le 7 e le 8 di mattina, negli 8 chilometri circa da San Martino Olearo alle rotatorie di Peschiera lo scenario era quello che per anni è rimasto solo nei sogni dei pendolari inchiodati nelle loro code. Spazi larghi, tunnel avveniristici, segnaletica all’avanguardia con display luminosi e sistema di guida antinebbia per l’autunno che non tarderà ad arrivare. Insomma, l’agognato panorama di una strada moderna che porta al lavoro e alla metropoli. Una strada super, però con due problemi cronici alle estremità opposte. Uno a San Donato, con i due incroci a raso di via Gela e via Lambro; l’altro da Settala in giù, a Paullo, Zelo e ancora oltre fin verso il Cremasco, con l’incolonnamento di sempre, i rallentamenti penosi, l’asfalto pieno di buche. Questo, in pratica, è il punto interrogativo sul lotto 2 che porta sino all’Adda. Nei prossimi giorni però dovrebbe arrivare un ulteriore miglioramento: le quattro corsie diventeranno operative anche in zona Mombretto, all’altezza dei centri commerciali, dove ieri mattina effettivamente erano ancora limitate al senso di marcia semplice, con le macchine che si sfioravano in direzioni diverse a pochi metri di distanza. «È questione di pochissimo, potrebbe essere anche domani o dopodomani - precisa Giovanni De Nicola, assessore ai trasporti in Provincia di Milano -, comunque in tempi stretti finirà il cantiere e il quadruplicamento diventerà effettivo fino al viadotto sul rondò di Settala e all’intersezione con la sp 39. Nell’altro senso invece, verso il Lodigiano e il Cremasco, le corsie di accesso al ponte sulla rotatoria resteranno ancora due per un periodo da stabilire. Il punto è che non possiamo giustapporre improvvisamente una strada a quattro sedi con una normale». L’altra questione pendente da sempre - sulla ex statale 415 sono i semafori di San Donato, che creano una strozzatura nell’ultimo chilometro e mezzo, quello che porta alla Tangenziale est o alla metropolitana. Anche in questo caso, secondo l’assessore «arriverà un progetto in tempi ragionevoli».Anche le fermate bus dovrebbero migliorare d’aspetto con nuove pensiline. La discussione sul raddoppio della Paullese affonda le radici in un tempo arcaico e si è mantenuta viva per talmente tanti anni, che per qualcuno l’“entrata in funzione” di ieri più che una conquista è un dovere. De Nicola però non ci sta: «Non accetto queste critiche sempre e comunque, a prescindere da tutto e tutti. Il quadruplicamento della Paullese è un’opera che concludiamo con cinque mesi di scivolamento in là dei tempi in una fase economico congiunturale complicatissima, nella quale oltretutto si colloca l’abolizione della Provincia di Milano».Fonte: Il Cittadino

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