sabato 29 settembre 2012

San Giuliano - Domani a Zivido la Battaglia dei Giganti

Arriva il giorno dei Giganti a San Giuliano. Tutto è pronto per la rievocazione storica di domani, a partire dalle 15, nella borgata di Zivido che è quella più vicina ai luoghi degli avvenimenti commemorati anche dal punto di vista “estetico”, con la sua corte di edifici rinascimentali affacciati sulla strada in ciottoli. Diverse le novità introdotte per il 497esimo anniversario della battaglia combattuta il 13 e 14 settembre 1515. Linguaggi d’arte, itinerari ciclopedonali, e infine la presenza di un rappresentante della città francese di Bussy Saint Georges, a nome degli ex invasori di allora, diventati vicini di casa europei. Oggi pomeriggio alle 17, presso la sala Esposizioni del Centro polifunzionale di piazza della Vittoria, l’artista sangiulianese Fabio Cuman inaugura la personale “L’armata della cenere”, interpretando le suggestioni belliche coperte di polvere della storia in un linguaggio moderno e accattivante. Domani, domenica 30 settembre, si susseguirà la maggior parte delle iniziative. Il programma predisposto dall’assessorato alla cultura in collaborazione con l’associazione culturale Zivido e con il sostegno di alcuni sponsor privati tende un ponte fra la rievocazione storica del pomeriggio e l’iniziativa del Fai, Fondo italiano per l’ambiente, “Via Lattea”, al debutto con l’edizione 2012 dei Giganti. L’itinerario in bicicletta voluto dal Fai difatti inizia alle 10 di domani con il ritrovo di fronte alla stazione S1 di San Giuliano; ma il ritorno, dopo la visita a Santa Brera, Rocca Brivio e Melegnano, avverrà congiungendosi con il corteo-villaggio rinascimentale di Zivido. A partire dalle ore 15 in via Corridoni arriveranno mestieri, giochi d’epoca, giullari, musici, sbandieratori, arcieri, falconieri, cavalli e cavalieri in modo da rendere l’idea del mondo in cui si muovevano Francesco I, Massimiliano Sforza e gli altri protagonisti di quella battaglia che cambiò soprattutto la Storia italiana (fine dell’indipendenza “nazionale”, per quanto non esistesse un’Italia in senso stretto sino al 1861) e svizzera (neutralità, comprese le due guerre mondiali). Su questi concetti si soffermerà anche l’intervento del rappresentante istituzionale di Bussy Saint Georges, vicino a Parigi, ospite del collega Alessandro Lorenzano.Fonte: Il Cittadino

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