martedì 18 settembre 2012

San Giuliano - Impianto di biogas sempre più vicino

L’impianto di biogas è diventato una realtà che appartiene all’area agricola sangiulianese. Dall’alto, tra il verde dei campi, in prossimità dell’area cintata dove è ancora in corso il cantiere nel quale si stanno ultimando i lavori, saltano all’occhio due strutture bianche a forma sferica: è l’attività di cui si parla da mesi che, in base alle anticipazioni trapelate nel corso dell’estate, dovrebbe entrare in funzione in novembre.
I più attenti e soprattutto coloro che hanno a disposizione una prospettiva panoramica da un punto rialzato rispetto alla strada hanno già potuto valutare l’impatto del complesso, con vasche di fermentazione e silos. Il ritmo, se si tiene conto che le autorizzazioni definitive risalgono al dicembre scorso, è stato serrato. Non solo. Dopo la prima richiesta, che come si può ormai vedere è andata a buon fine, il mese successivo, ovvero in gennaio, se ne era aggiunta un’altra, sempre da parte dello stesso operatore, amministratore unico sia della società agricola Montone, che della società agricola Occhiò, quella che si è mostrata pronta al raddoppio, con la realizzazione di un impianto bis, identico al primo. Se decollasse anche il secondo iter, contro cui si sono levate dal territorio una serie di levate di scudi, eventuali nuovi via libera da parte degli enti competenti a questo non dovrebbero farsi attendere, visto che il capitolo di esordio ha richiesto una staffetta burocratica di circa un anno. Ma queste per il momento sono supposizioni, mentre è ormai una certezza l’imminente avvio della produzione di biogas che ha trovato sede nell’antico angolo di San Giuliano che ospita testimonianze del passato su cui nel corso dei preparativi alcuni sodalizi hanno posto l’accento. Un tassello del tutto nuovo, nel territorio che ospita la maggior estensione di Parco Agricolo Sudmilano, che potrebbe persino trovare ulteriori sviluppi. Funzionerà con le coltivazioni di mais di San Giuliano in base a proporzioni già calcolate con esattezza dagli addetti ai lavori, esperti di strutture similari. Una concomitanza, quella delle coltivazioni attigue all’impianto, che sembra non richiedere modifiche viabilistiche, visto il contenuto tragitto che dovrebbero percorrere i mezzi pesanti. Ma a questo punto, per ulteriori notizie circa un elemento che si è aggiunto nella San Giuliano dei campi occorrerà attendere che il circuito si metta in funzione. Solo nella prossima fase questo tratto di Sudmilano potrà in qualche modo testare, anche se indirettamente, come funziona questo sistema di produzione energetica.Fonte: Il Cittadino

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