martedì 9 ottobre 2012

Linate, undici anni fa la più grave tragedia aerea

Undici anni fa come ieri, l’8 ottobre era un lunedì. Un lunedì di inizio autunno, già freddo e nebbioso.
E in quella data di undici anni fa, di primo mattino, sulla pista di Linate si consumò il peggior incidente aereo della storia d’Italia. Un aereo privato finì contro un volo di linea Sas in partenza per Copenaghen e, nel rogo che ne seguì, persero la vita in 118. Alcuni tra loro erano nati o vissuti tra Lodigiano e Sudmilano: Attilio Lazzarini (51 anni) di Lodi, Luigi Mussida (54 anni) di Casale, Carlo Venturini (41 anni) di Castiglione, Fabio Mangiagalli (33 anni) di San Giuliano, Sandro Carlin (55 anni) di Riozzo di Cerro al Lambro e Romano Blasi di Peschiera Borromeo. Le loro vite spezzate da una tragedia su cui ancora non è stata fatta piena luce e sulla quale rimangono, numerosi e inascoltati, gli interrogativi. La memoria delle vittime è stata celebrata ieri, nel corso di una messa nella Basilica Milanese di Sant’Ambrogio, officiata dal Vescovo di Novara Franco Giulio Brambilla. La affollata celebrazione è stata toccante, raggiungendo vette di grande forza umana e di fede, soprattutto nell’omelia pronunciata dal Vescovo Brambilla: «Di un dolore così non si viene a capo. Si può solo stare vicino a chi soffre, come ha fatto Gesù che si è fatto carico della loro croce. Il mio solo augurio per i parenti delle vittime che portano in sé questo terribile dolore è di riuscire a fare di questa tragedia un fessura per la speranza».Di diverso tono le parole del Presidente dell’associazione parenti delle vittime Comitato 8 ottobre: «Basta con la pusillanimità’ travestita da competenza, con gli inaccettabili clientelismi - ha detto Paolo Pettinaroli -. Il Cardinal Martini ci insegnò che l’angoscia non serve a nulla se non produce le opere e noi abbiamo fatto tesoro delle sue parole, dando vita alla nostra associazione che vuole essere d’aiuto a tutte le persone che viaggiano in aereo. Abbiamo imparato che chi sa parlare sottovoce riesce molto spesso a farsi ascoltare e poniamo dei confini per difenderci da storie dolorose».Parole a cui hanno fatto da sponda quelle delle autorità locali presenti, dal Sindaco di Milano Giuliano Pisapia, al presidente del Consiglio Proviciale Bruno Daipei, all’assesore Regionale ai trasporti Raffaele Cattaneo. Tra le autorità del lodigiano e del sud Milano erano presenti l’assessore peschierese Carla Bruschi e quello di Castiglione d’Adda Giulio Lacrima. Al termine della cerimonia sono state deposte le corone ed è stato acceso un cero votivo nel Bosco dei faggi, l’area verde dedicata alle 118 persone che morirono nel più grave incidente aereo in Italia. Fonte: Il Cittadino

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