sabato 27 ottobre 2012

Melegnano - Doccia fredda per i lavori del castello

Sul castello di Melegnano si addensano fosche nubi: la Provincia di Milano azzera il progetto di recupero.
L’ex sindaco di Melegnano Pietro Mezzi parte all’attacco: «Il disinteresse di palazzo Isimbardi è totale». La doccia fredda è arrivata ieri mattina quando, durante una seduta del consiglio provinciale, l’assessore al bilancio e al patrimonio di palazzo Isimbardi Luca Squeri ha risposto ad un’interrogazione sull’argomento presentata dallo stesso Mezzi, che è capogruppo provinciale di Sinistra ecologia e libertà. «Chiedevo di conoscere lo stato dei finanziamenti per il restauro dell’ala lunga del castello - ha chiarito l’ex sindaco della città sul Lambro -, che appartiene alla Provincia di Milano». La parte centrale e l’ala corta, invece, sono di proprietà del Comune di Melegnano. «Vista l’oggettiva carenza di risorse, poi, ho anche indicato come possibilità la ricerca di finanziamenti privati - ha continuato Mezzi -. Di qui il mio appello perché la Provincia si candidasse ad accedere al bando della Fondazione Cariplo, che finanzia appunto interventi relativi al recupero del patrimonio culturale. In tal modo, insomma, palazzo Isimbardi avrebbe potuto coprire almeno in parte le spese del restauro». Ma ieri mattina Squeri ha gelato Mezzi su tutta la linea. «L’assessore sostiene che gli impegni di spesa presi dalla precedente amministrazione provinciale per le opere di restauro non possono essere onorati - ha informato il leader provinciale di Sel -. Un intervento di questo tipo comporterebbe infatti l’accensione di un mutuo flessibile con la Cassa depositi e prestiti, che non è possibile contrarre a causa delle difficoltà finanziarie dell’ente». In altre parole, quindi, il progetto di recupero della parte interna dell’ala lunga è stato di fatto azzerato. «Quanto alla partecipazione al bando della Fondazione Cariplo, invece, Squeri afferma che l’assegnazione finanzierebbe sino al 60 per cento della spesa - ha continuato Mezzi -. Ma la Provincia di Milano non può sostenere la parte restante. Ecco perché la mia proposta è stata bocciata». Ma l’ex sindaco di Melegnano non ci sta e parte al contrattacco. «Quello che sconforta - sono le sue parole - è la totale assenza di qualsiasi stimolo a cercare soluzioni che tutelino dal degrado un pezzo decisivo del patrimonio storico e culturale di Melegnano». Attualmente solo la parte centrale del maniero è stata completamente recuperata, mentre le due ali laterali versano in uno stato di perdurante abbandono. «Si sarebbe potuto presentare un progetto di ampiezza ridotta e quindi con un impatto economico meno oneroso, ma inserito in un piano di intervento complessivo che nel tempo potesse portare al risanamento del castello - ha ribadito Mezzi in conclusione -. E invece il nulla, né il Comune né la Provincia hanno saputo cogliere questa opportunità. Non c’è davvero verso di far capire anche gli aspetti più elementari a chi della cultura e delle occasioni di sviluppo non ne vuole proprio sapere». Fonte: Il Cittadino

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