mercoledì 24 ottobre 2012

Melegnano - La palazzina Trombini va in rovina

Erba alta e muri scrostati, ma anche le persiane erose dall’usura del tempo: il degrado della gloriosa palazzina Trombini. Palazzo Broletto apre all’intervento dei privati: «Le casse comunali sono vuote, sono altre le priorità».
L’edificio pubblico a ridosso del centro città, che sino al 2008 aveva ospitato lo storico asilo, è ormai chiuso da un paio d’anni. E il risultato è che la palazzina versa in uno stato di perdurante abbandono. Per rendersene conto basta dare un’occhiata al muro esterno dal lato di via Giardino, che è scrostato e imbrattato con scritte di tutti i tipi. Nel giardino interno, invece, l’erba è sempre più alta. Non a caso si stenta persino a distinguere il passaggio che conduce all’interno dell’edificio. Per non parlare delle persiane delle finestre, che sono in gran parte erose dal tempo. Ma sembra che neppure la parte interna della struttura se la passi molto bene. «Annualmente la gestione della palazzina Trombini ci costerebbe oltre 30mila euro, una cifra che attualmente non siamo in grado di sostenere - ha affermato il sindaco Vito Bellomo senza tanti giri di parole -. La verità è che i continui tagli del governo ci stanno mettendo in ginocchio. In un momento tanto difficile, quindi, dobbiamo darci un ordine di priorità. Ecco perché preferiamo privilegiare il settore socio-sanitario e quello dei servizi alla persona. Nel caso ci fosse presentato un progetto serio, comunque, siamo pronti a prendere in considerazione la proposta di un soggetto privato pronto a gestire la palazzina Trombini. Fermo restando che il tutto avverrebbe sotto il diretto controllo di palazzo Broletto». Sul futuro dell’edificio, insomma, sembrano addensarsi fosche nubi. E dire che in questi anni non sono certo mancati i progetti per un rilancio in grande stile della palazzina Trombini, sino all’estate 2010 sede della Pro loco e dell’Università della terza età. In un primo tempo a farsi avanti era stato il Circolo della stampa di Milano, che sembrava pronto a trasferire una propria sede nel Sudmilano. Poi si era parlato di un possibile accordo tra palazzo Broletto e la Fondazione Castellini, che avrebbe visto una destinazione di carattere socio-sanitario per il bene comunale rinnovato. Anche quest’ipotesi, però, è in breve tempo finita nel dimenticatoio. Nei progetti del Pgt, infine, lo strumento destinato a ridisegnare la fisionomia urbanistica di Melegnano, la palazzina era stata inserita nel processo di riorganizzazione e razionalizzazione degli edifici comunali. Ma la crisi economica generale, che non risparmia di certo le casse comunali, sembra aver azzerato anche questa soluzione.Fonte: Il Cittadino

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