Comincia l'autunno caldo delle proteste studentesce con scontri nelle piazze, tra cariche della polizia e lanci di fumogeni.
Il caro-libri, le banche, la "privatizzazione della scuola pubblica" e
"la mercantilizzazione del sapere": questi i temi al centro del corteo
degli studenti a Milano durante il quale ci sono stati momenti di
tensione. La manifestazione - che simbolicamente apre l'autunno delle
rivendicazioni giovanili - è partita, questa mattina poco prima delle
10, da Largo Cairoli. Complessivamente un migliaio di ragazzi (dati
degli organizzatori), sopratutto delle superiori oltre che
dell'università, si sono divisi in due tronconi. "C'é una persona con lo
zigomo aperto e un'altra con la ferita alla testa oltre a diversi
contusi come risultato di una carica abbastanza pesante": così hanno
raccontato alcuni dei manifestanti che oggi erano davanti alla sede
della Regione Lombardia in una sorta di conferenza stampa al collettivo
Lambretta fra via Apollodoro e piazza Ferravilla. A loro dire si è
trattato di "una carica ingiustificata di 30 metri con i poliziotti che
avevano addirittura superato i ragazzi, tanto correvano". "Le strade -
hanno commentato - sono di chi vive questa città e devono essere libere.
Noi siamo stati manganellati, picchiati e repressi, è inaccettabile.
Noi abbiamo provato a raggiungere la Regione in modo pacifico contro
quanto sta succedendo".Ansa)
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