venerdì 12 ottobre 2012

Paullese, tempi certi per il secondo lotto: lavori finiti nel 2015

Entro il 2015 la Paullese riqualificata si incrocerà con la Tangenziale est esterna. Archiviato il raddoppio del primo lotto, da San Donato al ponte sulla provinciale Cerca, l’obiettivo dichiarato è quello di inaugurare il cantiere per il secondo (primo stralcio), ossia i 4 chilometri e mezzo da Mediglia a Paullo (arco Tem), entro il prossimo anno. Tempi e modi sono stati annunciati dall’assessore provinciale Giovanni De Nicola ieri sera al vertice con i sindaci dell’asse della Paullese.
Presenti i comuni del Sudmilano e del Cremasco, con i relativi coordinatori Lidia Rozzoni (Pantigliate) e Paolo Riccaboni (Spino), mentre dal Lodigiano è intervenuto solo Zelo Buon Persico con il sindaco Paolo Della Maggiore. Dalla Provincia di Cremona hanno partecipato l’assessore regionale Gianni Rossoni, il consigliere del Pirellone Agostino Alloni, l’assessore provinciale Giuseppe Fontanella e l’assessore provinciale Giovanni Leoni, mentre tra il pubblico sedeva il consigliere provinciale di Milano Massimo Gatti. Una riunione necessaria a fare il punto sullo stato dell’arte dei lavori in corso e soprattutto per capire quando inizieranno quelli per il secondo lotto, il primo stralcio relativo il raddoppio delle corsie fino a Paullo e il secondo stralcio che prevede il tratto lodigiano dell’arteria, oltre naturalmente al ponte sull’Adda. «Ad oggi il primo lotto per la Provincia di Milano è pressoché completato - sottolinea De Nicola -, ma la vera sfida è il “prolungamento” fino all’arco Tem. È la nostra priorità, quella di un sistema viabilistico funzionale in Lombardia: la Brebemi ha un senso se l’arco Tem viene completato, l’arco Tem non può esistere senza la Cassanese, la Rivoltana e la Paullese quanto meno fino a Paullo per il flusso di traffico indotto. Stiamo facendo un’opera completa, unica, intera. L’opera doveva essere integralmente finanziata dalla Regione, ma sappiamo dei tagli e come sono andate a finire le cose per cui quell’impegno non è più onorabile. Ci siamo allora inventati un modo per arrivare alla copertura finanziaria coinvolgendo Tem». Il piano prevede un appostamento di 29 milioni di euro dalla Regione, 1 milione dalla Provincia, 6, 5 milioni dal Comune di Paullo (tramite un piano di lottizzazione), mentre i 22 milioni rimanenti arriveranno dall’attualizzazione ad oggi dei cento milioni che dovrà mettere la Tem nel fondo della mobilità. È un’operazione complessa, perché allo stato attuale gli unici fondi certi sono quelli del Comune di Paullo, circa 6, 5 milioni a cui si possono aggiungere con una comprensibile sicurezza anche i 29 milioni promessi dal Pirellone. Il suo milione di euro la Provincia di Milano sta ancora cercando di recuperarlo, mentre resta per intero l’incognita Tem sulla quale pendono vari dubbi sulla capacità finanziaria e sul prosieguo del cantiere.Fonte: Il Cittadino

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