sabato 24 novembre 2012

Cerro è il paese delle cicogne

Cerro al Lambro si ribattezza “paese delle cicogne”. La sorprendente etichetta è comparsa da pochi giorni sulle strade e ricorda il fatto che negli ultimi due anni le cicogne non hanno mai mancato l’appuntamento con il paese. O meglio, con il campanile della chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo, sopra il quale i volatili che compaiono in primavera e se ne vanno a fine estate hanno messo su casa sia l’anno scorso che pochi mesi fa. Un passaggio, quello degli eleganti uccelli migratori, che ora si scopre ha avuto un ulteriore risvolto raro: Cerro al Lambro è l’unico comune, della zona fra Sudmilano e Nord Lodigiano, dove l’arrivo delle coppie nidificatrici è stato coronato dalla sopravvivenza dei piccoli oltre le prime settimane. In altri centri del Parco agricolo Sudmilano o delle zone immediatamente limitrofe la complessa riproduzione delle cicogne bianche è stata meno fortunata, con i neonati che non ce l’hanno fatta a passare l’ultima estate bollente, rimasta un mese e mezzo senza pioggia. In giro per qualche parte dell’Africa dunque ci sono ora due piccole cicogne “cerresi” e il fatto è ben valso un cartello stradale assai diverso dai soliti che si incontrano avvicinandosi ai centri abitati. Arrivando a Cerro da tutti gli accessi sotto il nominativo del paese ora compare una vivace dicitura che porta i marchi dell’amministrazione e della Lipu, la Lega italiana protezione uccelli. Da due anni a questa parte in effetti i cerresi e tutti gli altri curiosi in arrivo dai comuni limitrofi si sono abituati all’appuntamento fisso, che cade fra marzo ed aprile, con l’imponente spettacolo degli animali che planano dalla cupola della parrocchiale di via Roma e girano per le campagne sopra i nasi all’insù. L’evento importante dal punto di vista degli equilibri biologici è stato rappresentato dalla nascita di due piccoli e dal loro svezzamento. Un’eventualità rara, considerati i numeri dell’intera popolazione di cicogne bianche in Italia : la specie si era addirittura completamente estinta fra il Settecento e l’Ottocento, mentre oggi il censimento degli individui controllabili, avvistati e monitorati, non supera le 400 unità. L’ormai significativo avvistamento di Cerro al Lambro giustifica quindi il cartellone, che vuole essere di buon auspicio per la prossima primavera. Nel 2013 fra l’altro il Comune è intenzionato, assieme alla Provincia di Milano, a rafforzare l’habitat del paese con la costruzione di un nido artificiale predisposto per l’accoglienza. Sempre che non sia meglio il vecchio campanile.Fonte: Il Cittadino

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