domenica 4 novembre 2012

Costa Concordia: idrocarburi in mare

FIRENZE - Uno sversamento di idrocarburi, da una falla lato sinistro della Costa Concordia si è verificato nella tarda mattinata di ieri nelle acque dell'Isola del Giglio. Sul posto sono subito intervenuti i mezzi di soccorso che hanno circoscritto la fuoriuscita. Grazie ad una serie di panne assorbenti e di pareti galleggianti, la macchia di idrocarburo è stata circoscritta e al momento la situazione sarebbe sotto controllo. E' stato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, al termine di una conferenza stampa a Firenze sul tema dell'Arno, a comunicare ai giornalisti che c'é stato lo sversamento alla Costa Concordia. "Serve trasparenza - ha spiegato - è giusto che l'informazione sia chiara, non c'e niente da nascondere". In base a quanto viene spiegato, la fuoriuscita dovrebbe essersi interrotta. L'area è circoscritta con panne d'altura e panne assorbenti e, mentre sono in corso le operazioni di recupero, non c'é il rischio che gli idrocarburi ne escano.
SVERSAMENTO DOVUTO A MAREGGIATA - Lo sversamento di "materiale oleoso" avvenuto ieri è stato causato dalla "violenta mareggiata che ha colpito il Giglio il 31 ottobre scorso". Lo spiega dall'Isola del Giglio Maria Sargentini, presidente dell'Osservatorio per la rimozione della Costa Concordia, che aggiunge: "La situazione è sotto controllo e quanto accaduto ha dimostrato la capacità di resistenza del relitto. A fronte di un evento caratterizzato da onde di oltre 4 metri, non si registrano spostamenti di scivolamento, sebbene le strumentazioni abbiano segnalato dei movimenti pari a 3 gradi, probabilmente legati alla deformazione dello scafo". Lo sversamento "si è fermato già nella notte scorsa - spiega Sargentini - Il materiale non si è espanso, risultando circoscritto all'interno del dispositivo di panne, ed è stato recuperato. Sono stati subito attivati i mezzi per il disinquinamento. Sono stati prelevati campioni del materiale oleoso e sono in corso le analisi, mentre continuano le indagini per verificare lo stato dello scafo e cercare di capire l'origine dello sversamento". Ieri mattina, come riferisce Sargentini ricostruendo l'evento, erano state notate alcune iridescenze e chiazze di idrocarburi nella zona di poppa e sono state attivate subito le misure di contenimento. Già dalla mattina del primo novembre sono in corso indagini per verificare lo stato delle strutture post-mareggiata, da ieri finalizzate anche ad individuare la possibile fonte delle sostanze rilevate in mare.
P.CIVILE,RAGGIUNTA STABILIZZAZIONE RELITTO - Anche la protezione civile, in una nota della struttura del Commissario delegato per la rimozione della Concordia, spiega che "sebbene le strumentazioni abbiano registrato dei movimenti, probabilmente legati alla deformazione dello scafo, la forte mareggiata di questi giorni ha dimostrato la capacità del relitto di non subire spostamenti di scivolamento, effetto ottenuto anche grazie alla messa in sicurezza del relitto completata nella giornata di ieri. La stabilizzazione è stata raggiunta utilizzando quattro blocchi di ancoraggio sommersi, ai quali sono stati allacciati complessivamente sedici fasci di cavi di acciaio, collegati a punti di forza saldati sulla parte emersa del relitto e tensionati tramite dei martinetti idraulici". Intanto "proseguono i lavori propedeutici alla rimozione" del relitto. "Nell'incontro di ieri con la popolazione di Isola del Giglio, il commissario delegato Franco Gabrielli ha comunicato che lo stato emergenziale per il naufragio della Concordia terminerà il 31 gennaio 2013. Entro quella data verrà individuata l'amministrazione ordinariamente competente a livello statale che garantirà che le operazioni per la rimozione della nave vengano portate a compimento secondo i programmi previsti".Fonte: Ansa.it

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