FIRENZE - Uno sversamento di idrocarburi, da una falla lato sinistro
della Costa Concordia si è verificato nella tarda mattinata di ieri
nelle acque dell'Isola del Giglio. Sul posto sono subito intervenuti i
mezzi di soccorso che hanno circoscritto la fuoriuscita. Grazie ad una
serie di panne assorbenti e di pareti galleggianti, la macchia di
idrocarburo è stata circoscritta e al momento la situazione sarebbe
sotto controllo. E' stato il presidente della Regione Toscana, Enrico
Rossi, al termine di una conferenza stampa a Firenze sul tema dell'Arno,
a comunicare ai giornalisti che c'é stato lo sversamento alla Costa
Concordia. "Serve trasparenza - ha spiegato - è giusto che
l'informazione sia chiara, non c'e niente da nascondere". In base a
quanto viene spiegato, la fuoriuscita dovrebbe essersi interrotta.
L'area è circoscritta con panne d'altura e panne assorbenti e, mentre
sono in corso le operazioni di recupero, non c'é il rischio che gli
idrocarburi ne escano.
SVERSAMENTO DOVUTO A MAREGGIATA - Lo sversamento di "materiale
oleoso" avvenuto ieri è stato causato dalla "violenta mareggiata che ha
colpito il Giglio il 31 ottobre scorso". Lo spiega dall'Isola del
Giglio Maria Sargentini, presidente dell'Osservatorio per la rimozione
della Costa Concordia, che aggiunge: "La situazione è sotto controllo e
quanto accaduto ha dimostrato la capacità di resistenza del relitto. A
fronte di un evento caratterizzato da onde di oltre 4 metri, non si
registrano spostamenti di scivolamento, sebbene le strumentazioni
abbiano segnalato dei movimenti pari a 3 gradi, probabilmente legati
alla deformazione dello scafo". Lo sversamento "si è fermato già nella
notte scorsa - spiega Sargentini - Il materiale non si è espanso,
risultando circoscritto all'interno del dispositivo di panne, ed è stato
recuperato. Sono stati subito attivati i mezzi per il disinquinamento.
Sono stati prelevati campioni del materiale oleoso e sono in corso le
analisi, mentre continuano le indagini per verificare lo stato dello
scafo e cercare di capire l'origine dello sversamento". Ieri mattina,
come riferisce Sargentini ricostruendo l'evento, erano state notate
alcune iridescenze e chiazze di idrocarburi nella zona di poppa e sono
state attivate subito le misure di contenimento. Già dalla mattina del
primo novembre sono in corso indagini per verificare lo stato delle
strutture post-mareggiata, da ieri finalizzate anche ad individuare la
possibile fonte delle sostanze rilevate in mare.
P.CIVILE,RAGGIUNTA STABILIZZAZIONE RELITTO - Anche la
protezione civile, in una nota della struttura del Commissario delegato
per la rimozione della Concordia, spiega che "sebbene le strumentazioni
abbiano registrato dei movimenti, probabilmente legati alla deformazione
dello scafo, la forte mareggiata di questi giorni ha dimostrato la
capacità del relitto di non subire spostamenti di scivolamento, effetto
ottenuto anche grazie alla messa in sicurezza del relitto completata
nella giornata di ieri. La stabilizzazione è stata raggiunta utilizzando
quattro blocchi di ancoraggio sommersi, ai quali sono stati allacciati
complessivamente sedici fasci di cavi di acciaio, collegati a punti di
forza saldati sulla parte emersa del relitto e tensionati tramite dei
martinetti idraulici". Intanto "proseguono i lavori propedeutici alla
rimozione" del relitto. "Nell'incontro di ieri con la popolazione di
Isola del Giglio, il commissario delegato Franco Gabrielli ha comunicato
che lo stato emergenziale per il naufragio della Concordia terminerà il
31 gennaio 2013. Entro quella data verrà individuata l'amministrazione
ordinariamente competente a livello statale che garantirà che le
operazioni per la rimozione della nave vengano portate a compimento
secondo i programmi previsti".Fonte: Ansa.it
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