Per la Regione la Paullese è una priorità. Almeno fino in provincia di
Milano, ma non lo è il tratto lodigiano, compreso il ponte sull’Adda.
Con la delibera numero 4347 della Giunta lombarda è stato approvato
l’aggiornamento 2012 del Programma degli interventi sulla rete viaria di
interesse regionale, dove sono stati confermati i 55milioni di euro per
il finanziamento ai secondi lotti di riqualificazione dell’ex statale
415, ma non sono stati sbloccati quelli per il congiungimento tra le
province di Cremona e Milano. «Non si parla dello stato del progetto e
soprattutto non si fa nessun riferimento al grosso problema del collo di
bottiglia in prossimità del futuro ponte di Spino d’Adda», commenta il
consigliere regionale Agostino Alloni. Particolarmente interessato il
comune di Zelo, visto che è proprio qui che il tracciato rimarrà ad una
corsia per senso di marcia, almeno finché non verranno reperiti i
finanziamenti. «Una situazione - spiega il vice sindaco Luciano Castoldi
- che ci preoccupa molto anche per la situazione ambientale. Ci siamo
mossi per tempo e abbiamo aderito alla lettera che è stata inviata al
ministro Clini dal coordinamento dei sindaci per la Paullese. Noi
abbiamo avuto modo di leggere la missiva mercoledì e subito abbiamo
appoggiato l’iniziativa intrapresa». Ora, tuttavia, c’è l’ennesimo
macigno della delibera regionale. Nulla di inaspettato per la verità, ma
la speranza che qualcosa fosse cambiato c’era tra i sindaci. Perché - a
detta di tutti - il vero problema della Paullese è proprio l’imbuto che
si crea tra Spino e Zelo, senza il nuovo ponte sull’Adda. Eppure nella
delibera vengono congelati i fondi per queste opere a seguito dei tagli
imposti dal governo. Semaforo rosso dunque per il secondo stralcio
relativo al secondo lotto della Paullese sul tratto lodigiano con il
congelamento di 20.200.000 euro e il ponte sull’Adda per 19 milioni di
euro.Fonte: Il Cittadino
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